La Cronodieta è un metodo nutrizionale elaborato all’inizio degli anni ’90 dai medici italiani Mauro Todisco e Paolo Marconi, studiosi di neurochimica del comportamento alimentare e di cronobiologia.
La Cronodieta – dal greco “Chronos”, cioè Tempo – si basa sui princìpi della cronobiologia, la scienza che si occupa di osservare i ritmi naturali dei processi fisiologici.
La cronobiologia ha dimostrato che le funzioni del corpo umano (produzione degli ormoni, cambiamenti della temperatura, umore ecc.) hanno un andamento ritmico. Tali ritmi sono articolati in successione regolare secondo quello che viene denominato “ciclo circadiano”, che si svolge nel corpo umano durante le 24 ore. Applicando i principi della cronobiologia all’alimentazione si è scoperto che il peso corporeo può essere influenzato non solo dall’apporto calorico, ma anche dalla composizione e dalla distribuzione dei pasti, da qui la Cronodieta.
Come funziona la Cronodieta?
La cronodieta parte dal presupposto che i cibi ingrassano di più o di meno in base all’orario in cui vengono assunti. Todisco ha evidenziato come il metabolismo sia legato a precise logiche temporali, rilevando ad esempio che:
- Gli ormoni cortisonici (antagonisti dell’insulina e fondamentali per la scissione dei trigliceridi in modo da renderli disponibili come fonti energetiche, evitandone l’accumulo sotto forma di tessuti adiposi) raggiungono la massima diffusione nell’organismo tra le 7 e le 8 del mattino e perdurano fino al primo pomeriggio, dopodiché iniziano a ridursi aumentando la risposta insulinica ai carboidrati, con l’effetto di accrescere la trasformazione di questi in grassi.
- Gli ormoni tiroidei, che hanno il ruolo di controllare gli enzimi deputati alla gestione del metabolismo energetico, hanno il picco massimo fra le 13 e le 16.
- L’ormone GH – o “ormone della crescita” – prodotto dall’ipofisi, che presiede alla sintesi proteica muscolare e al consumo dei grassi: i suoi picchi sono nelle prime ore che seguono l’inizio del sonno notturno e nel primo mattino.
Partendo da questi spunti, la cronodieta si presenta come un regime alimentare che, senza modificare il piano nutrizionale generale, distribuisce l’assunzione degli alimenti nel corso della giornata in modo da favorirne al meglio l’assimilazione da parte dell’organismo, al fine di perdere peso.
Le regole principali possono essere così riassunte:
- Mangiare alimenti con alto contenuto di carboidrati prima delle 16, in modo da evitare un’eccessiva risposta insulinica e quindi un accumulo di grasso;
- Consumare il pranzo, molto abbondante, tra le 13 e le 16, in modo da sfruttare il picco massimo di ormoni tiroidei capaci di bruciare la maggior parte di sostanze alimentari, producendo così energia e non accumulo di riserve sotto forma di grasso;
- A cena privilegiare il consumo di alimenti proteici.
Secondo la tabella di marcia della cronodieta la colazione è da consumarsi dalle 7:30 alle 09:30 con uno spuntino entro le 10:30; il pranzo sarà compreso tra le 12:30 e le 14:30, la merenda entro le 17:00 e la cena dalle 19:00 alle 21:00.
Dal punto di vista scientifico la prospettiva introdotta da Todisco è innovativa, ma non tutta la comunità scientifica sostiene il valore della cronodieta. Molti la ritengono una delle tante forme di dieta dissociata, mentre altri dubitano che assecondare i ritmi biochimici del corpo umano porti effettivamente a ridurre l’accumulo di peso corporeo o a bruciare meglio le riserve di grassi. I detrattori della cronodieta sostengono che il calo di peso ottenuto derivi esclusivamente dalla minore quantità di cibo che mediamente viene assunta dovendo rispettare orari rigidi, considerato che – secondo questi studiosi – l’assimilazione delle calorie non dipende affatto dal momento della giornata in cui un certo nutriente viene ingerito.
In generale, la cronodieta propone un apporto di sostanze alimentari equilibrato, con un bilanciamento corretto di carboidrati, grassi e proteine. In questo senso non porta a carenze nutrizionali e quindi non rischia di compromettere la salute di chi la pratica. Di fatto, anche chi non ha bisogno di dimagrire può decidere di seguire un regime cronodietetico senza pericolo.