Diciamoci la verità l’aperitivo con gli amici è un momento di relax che conclude in serenità una giornata lavorativa pesante o noiosa. Ma come possiamo contenere le calorie e passare un fine pomeriggio in allegria con gli amici?
Prima regola non attingere direttamente dal bancone, magari chiacchierando, così facendo non ci accorgiamo di quante cose mangiamo. Salatini, patatine, pizzette e affini possono farci ingurgitare anche 500 kcal in una sola serata, quindi iniziamo il nostro happy hour preparandoci il piatto seguendo poche regole:
- Sì a verdure crude e grigliate : poche calorie ad alto potere saziante grazie alla fibra contenuta (100 g di carote apportano 35 calorie, 100 g di finocchi solo 9 calorie e 100 g di pomodori 20 calorie).
- No alle patatine per due motivi sono ricchi di sale che fa trattenere i liquidi e contengono molte calorie (25 grammi sono ben 150 calorie).
- Sì al sushi solo se fatto al momento e con prodotti freschissimi. Il pesce presenta un buon valore nutrizionale; la sua composizione chimica varia in relazione alla specie e alle condizioni di vita. In linea generale si può affermare che il componente principale è l’acqua 60-80% seguita da proteine 15-23% e grassi 0,5-20%.
Le proteine del pesce sono ad alto valore biologico e sono ricche soprattutto in metionina e lisina; la variabilità del loro contenuto è dovuta, oltre che alla presenza di acqua, soprattutto alla componente lipidica. I lipidi del pesce sono caratterizzati dalla presenza di una maggiore quantità di acidi grassi polinsaturi; fra questi spiccano l’acido eicosapentaenoico e docosaesaenoico, appartenenti alla serie omega 3 .
Tale categoria di lipidi esplica degli effetti benefici sulla salute umana; numerosi studi hanno dimostrato, infatti, che gli omega 3 hanno la capacità di abbassare il livello di colesterolo nel sangue e di migliorare la fluidità del sangue, contribuendo così alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Se si escludono alcune specie grasse, il pesce ha un contenuto in colesterolo basso (50-70 mg ogni 100 g). Notevole è anche l’apporto di elementi minerali, fra i quali spiccano selenio, iodio, fosforo, zinco e ferro. Il patrimonio vitaminico, infine, è costituito da vitamine del gruppo B (B1, B2 e B12), ma anche A ed E; la presenza di tali vitamine liposolubili è riscontrabile nel tessuto muscolare dei pesci grassi e nel fegato dei pesci magri. - Mangiate lentamente : in questo modo avvertirete prima il senso di sazietà ed eviterete di mangiare troppo.
- Attenzione alla frutta secca : arachidi, pistacchi sono fonti caloriche elevatissime a causa dei grassi contenuti e fonti di sale eccessive.
- Molte pietanze, richiedendo una preparazione anticipata e dovendo rimanere morbide a lungo, sono cucinati con molti grassi. Se possibile prendete sempre il cibo in superficie , perché i condimenti scendono in fondo ai piatti di portata, depositandosi.
- Formaggi e salumi: ai formaggi stagionati preferire le mozzarelline contengono meno grassi e di conseguenza meno calorie (389 le calorie di 100 grammi di pecorino contro le 243 della mozzarella). I salumi più “magri” sono bresaola, prosciutto cotto e crudo sgrassati e culatello.
- Al posto della focaccia preferire il pane , a parità di peso il contenuto in grassi della focaccia è maggiore: un pezzetto di focaccia tocca le 150 calorie, alle quali si devono aggiungere anche quelle dell’eventuale formaggio o prosciutto.
- Olive e sottoaceti possono essere consumati senza problemi.
- Attenzione a torte salate, pasta fredda, risotti e couscous possono aumentare di tanto le calorie introdotte, se si decide per optare per qualcuno di loro a casa limitarsi ad un secondo di carne o pesce con contorno di verdure e 1 frutto.
Cosa bere?
Prima regola
Bere il vino a stomaco pieno perché si ha un tempo di assorbimento dell’alcol molto più lungo del solito, infatti può variare da due a sei ore, a seconda del grado di riempimento dello stomaco. Così facendo, l’alcol viene metabolizzato lentamente e non raggiunge mai picchi elevati nel sangue.
A digiuno, invece, l’alcol inizia ad essere assorbito già cinque minuti dopo l’assunzione e in dieci minuti, quasi la metà viene assorbita e metabolizzata, per cui si può diventare euforici in eccesso costringendo il fegato a un faticoso superlavoro.
Seconda regola
Attenzione alle calorie! L’ideale è il succo di pomodoro liscio solo 17 kcal contro le 180 di un drink, in più contiene licopene un potente antiossidante. Se non piace il succo di pomodoro si può optare per un bicchiere di vino (120 kcal circa) o un succo di frutta (circa 80 kcal).
Esistono poi i cocktail con calorie variabili dalle 150 alle 250 circa.
Con il termine Cocktail indichiamo tutte le bevande miscelate, generalmente alcoliche, di piccola, media o grande quantità, servite prima, dopo, oppure lontano dai pasti, con funzione aperitiva, digestiva, piacevolmente morbida, oppure dissetante, energetica o corroborante.
Cocktail , letteralmente tradotto dall’inglese, significa “Coda di gallo”, l’origine della parola ha un’etimologia certa.
In base alla preparazione i cocktail si dividono in:
- Hot drinks , se calda;
- Cold drinks , se fredda.
In base al volume di bevanda servita i cocktail si dividono in:
- Short drink se hanno capacità massima fino a 7 cl ;
- Medium drink se fino a 10-13 cl ;
- Long drink se oltre 13-20 cl .
Un altro tipo di classificazione può essere eseguita in base alla presenza o all’assenza di alcol nella miscela.
In questo caso parleremo rispettivamente di cocktail Alcolici ed Analcolici .
In ogni caso ecco una piccola scheda per orientarsi nelle scelte.
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