Per calcolosi renale si intende la presenza di formazioni solide nell’apparato urinario derivate dalla precipitazione e successiva aggregazione di sostanze disciolte nelle urine.
I calcoli urinari più importanti da un punto di vista patologico sono quelli di ossalato di calcio, di fosfati, di acido urico, di cistina e misti di ossalati e fosfati o ossalati e urati.
In Italia ogni anno mediamente otto persone ogni mille hanno un episodio di colica renale con emissione o meno di un calcolo.
La prevalenza della malattia è tra il 5 e 10 % della popolazione, in parole povere sono dai tre ai cinque milioni gli italiani che potranno sviluppare la malattia nell’arco della propria vita.
Il sintomo più frequente nelle calcolosi è il dolore, solitamente è di tipo colico, molto intenso, localizzato nella regione lombare.
Ad esso si associano talora nausea, vomito e meteorismo. La durata dell’episodio acuto è variabile; se il calcolo viene eliminato con le urine il dolore cessa, in caso contrario il dolore può ripresentarsi.
La terapia deve mirare non solo all’eliminazione della calcolosi ma anche alla prevenzione nei soggetti predisposti ed può essere:
- Dietetica, lo vedremo nello specifico più avanti.
- Idroponica, consiste in un abbondante apporto quotidiano di liquidi (2 – 3 litri) al fine di provocare una diuresi che permette la mobilizzazione di piccoli calcoli, favorendone l’espulsione spontanea.
- Farmacologia, prevede l’uso di disinfettanti delle vie urinarie, di farmaci acidificanti o alcanizzanti.
- Chirurgica, utilizzata per frantumare il calcolo o per asportarlo.
Dietoterapia nei vari tipi di calcolosi
Calcolosi ossalica
In caso di calcolosi ossalica il regime dietetico è mirato a ridurre l’assunzione di ossalato limitandosi ad evitare cibi ricchi di ossalati (vedi tabella 1), ridurre gli eccessi di vitamina C (poichè la vitamina C aumenta la sintesi endogena di ossalati) e ridurre l’apporto di acidi grassi che formano, nell’intestino, sali insolubili di calcio.
In pratica in questi casi è necessario:
- bere almeno 2,5 litri di acqua oligominerale al di fuori dei pasti principali;
- evitare gli alimenti più ricchi di ossalato e di vitamina C (vedi box);
- fare una dieta ipolipidica;
- cuocere le verdure, che sono ricche di ossalati, con aceto alfine di favorirne l’eliminazione.
Tabella 1
Alimenti | Contenuto in ossalato (mg/100g) |
bietole | 690 |
spinaci | 676 |
Cacao in polvere | 450 |
cavolfiore | 60 |
sedano | 50 |
carote | 33 |
arance | 24 |
La vitamina C La vitamina C è largamente diffusa negli alimenti di origine vegetale; particolarmente ricchi sono gli agrumi, i kiwi, i peperoni, i pomodori e gli ortaggi a foglia verde. La verdura e la frutta che vengono conservate per lungo tempo prima di essere consumate, subiscono però ingenti perdite vitaminiche. Anche trattamenti che comportano lavaggi con grandi quantità di acqua e successiva cottura possono portare a notevoli perdite (sino a raggiungere in alcuni casi il 75%).
La vitamina C, tra le vitamine, è quella che va incontro a maggiore degradazione, sia per la instabilità al calore e all’ossigeno dell’aria che per la sua idrosolubilità, tanto che la misura della sua concentrazione viene spesso utilizzata come indicatore di qualità dei processo di lavorazione e produzione. |
Calcolosi uratica
La terapia dietetica in caso di calcolosi uratica consiste:
- nella riduzione dell’ introduzione di purine e loro derivati (tabella 2);
- nella riduzione dei grassi, alcuni dei quali, essendo acidi molto più forti dell’urico, vengono eliminati dal rene al suo posto favorendone l’accumulo;
- nel limitare l’utilizzo di alimenti ricchi di fruttosio libero come il miele, la frutta molto matura, le marmellate e gli sciroppi;
- nell’evitare l’alcool;
- nell’ evitare l’assunzione di spremute di limoni e arance che favoriscono la precipitazione dell’acido urico;
- nell’ incrementare l’assunzione di liquidi sino a 2 litri al giorno, consumando acqua preferibilmente iposodica e ipocalcica.
Nel caso di pazienti obesi o in sovrappeso è utile una dieta ipocalorica che miri al raggiungimento di un peso accettabile.
Tabella 2
Discreti livelli di purine consumare saltuariamente |
Discreti livelli di purine consumare con moderazione |
Bassi livelli di purine consumare senza problemi |
Fegato
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Asparagi
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Caffè
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Rene
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Vitellone
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Frutta
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Timo
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Pollo
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Pane
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Acciughe
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Brodo
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Riso
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Sardine
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Granchi
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Pasta
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Cozze
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Anatra
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Formaggi
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Pancetta affumicata
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Prosciutto
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Uova
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Merluzzo
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Fagioli, lenticchie
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Latte e derivati
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Trota
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Funghi
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Zucchero
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Agnello, capretto
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Aragoste
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Vegetali verdi
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Selvaggina
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Maiale
|
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Tacchino
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Gamberetti
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Calcolosi cistinica
Nella cistinuria il trattamento dietetico è finalizzato a:
- assumere almeno 2,5 litri di acqua preferibilmente alcalina;
- ridurre l’apporto di sodio con la dieta ;
- consumare alimenti a basso contenuto di metionina (tabella 3)
Tabella 3
Alimenti | Contenuto in metionina (mg/100g) |
Mortadella | 401 |
Sogliola | 394 |
Carne in scatola | 358 |
Farro | 301 |
Ricotta di vacca | 239 |
Pasta all’uovo | 239 |
Fette biscottate | 173 |
Riso brillato | 149 |
Pane comune | 119 |
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