Venerdì 17 giugno il Consiglio di Stato del governo francese ha sospeso temporaneamente l’esecuzione del decreto del 2011/11/04 che vietava la pratica delle procedure di lisi degli adipociti per scopi estetici.
In Francia, il giudice competente del Consiglio di Stato ha sospeso provvisoriamente l’esecuzione del decreto del 11 aprile 2011 concernente il divieto della pratica delle procedure di lisi degli adipociti (distruzione degli adipociti o cellule di grasso) per ragioni estetiche.
Il decreto francese n. 2011-382 del 11 aprile 2011 sulla pratica delle procedure di lipolisi vietava cinque tecniche estetiche, così come tutte le altre tecniche lipolitiche per uso di agenti fisici esterni.
Il decreto precisava che, a causa del grave rischio per la salute umana, è vietato:
• lisi degli adipociti con iniezioni di soluzioni ipo-osmolare.
• lisi degli adipociti con iniezioni di prodotti lipolitici.
• lisi degli adipociti iniettando miscele mesoterapiche.
• lisi degli adipociti da carboxiterapia.
• lisi degli adipociti con laser transcutaneo senza aspirazione.
E, a causa del sospetto di grave rischio per la salute umana, la pratica delle tecniche con finalità lipolitica da agenti fisici esterni.
Immediatamente il decreto ha creato polemiche e una domanda di sospensione e/o cancellazione presentata al Consiglio di Stato da parte delle imprese francesi e medici che praticavano queste tecniche. Con ordinanza del 17 giugno 2011 il giudice competente del Consiglio di Stato francese ha temporaneamente sospeso l’esecuzione del decreto in attesa della prosecuzione delle ricerche che sono state presentate contro di esso.
Il decreto si basa sulle disposizioni del codice francese della sanità pubblica, che subordina il divieto di atti per scopi estetici, alla certezza che non portino danno per la salute umana. Ma in vista degli elementi che sono stati presentati durante il processo di formazione, il giudice ha ritenuto che potesse essere un dubbio circa l’accreditamento delle disposizioni sufficiente e adeguata in quel codice, in modo da suscitare seri dubbi sulla legalità del decreto.
Il giudice ha risolto la questione urgente, considerando le conseguenze immediate delle misure per i medici e le società interessate, che sono stati privati della possibilità di continuare le attività di lavoro visto anche che la prassi di questi interventi è largamente praticata.
Tecniche di lipolisi degli adipociti, che spesso sono usate come alternativa non chirurgica alla liposuzione, provocano la distruzione delle cellule adipose (adipociti).
Il decreto riflette il parere della HAS (Haute Autorité de Santé), per esempio, aveva preso in considerazione le complicanze che hanno portato a conseguenze gravi in 23 pazienti trattati con iniezioni hypoosmolality, 10 di questi pazienti hanno dovuto sottoporsi ad intervento chirurgico a causa delle conseguenze occorse.
I medici e le società ricorrenti hanno dimostrato che, nonostante tutto, il numero di effetti indesiderati di una certa gravità è stata bassa, e che alcuni di loro erano dovuti non alla procedura ma avevano a che fare con una non corretta esecuzione, la mancanza di asepsi, l’uso di prodotti non autorizzati o apparecchiature non approvate, errori di applicazione, e così via.”
Tuttavia, una sospensione non è un annullamento, e nei prossimi mesi dovrebbero essere analizzati in profondità il parere del HAS, di assumere decisioni definitive.
Il dibattito dunque resta aperto ma è evidente che è necessario un intervento comunitario per regolare le pratiche “estetiche” anche perché nello stato attuale delle conoscenze una ruga, una macchia sulla pelle, una varice alle gambe o la cellulite è una patologia che non può effettivamente mettere in pericolo di vita una persona, ma in una interpretazione del tutto soggettiva, la qualità di quella vita, e merita quindi una prevenzione e una corretta diagnosi e trattamento.
Vsb:t