Succede, nel complesso, al 31 per cento di italiani e italiane che hanno solo qualche chilo in più, ma anche al 15 per cento di chi di peso in eccesso ne ha veramente troppo. E ancora: se il sovrappeso è maschile, l’obesità è femminile. Comuni a entrambe le condizioni sono invece età superiore ai 45 anni, residenza in una regione meridionale, prevalenza di scolarità elementare e appartenenza al ceto medio-basso. Che i chili di troppo siano un problema sociale lo dichiarava anche il Piano sanitario nazionale 1998-2000. Sul versante della concretezza, però, poco era stato fatto sinora. Ora una nuova iniziativa coinvolge tutti i protagonisti in un intervento globale sul sovrappeso, a iniziare proprio dal paziente. “Se è il primo che deve rendersi conto della necessità di perdere peso (e di mantenere il calo), non può essere poi lasciato solo a gestire la propria salute. Così come l’interlocutore, generalista o specialista, deve garantire risposte adeguate”, precisa Ottavio Bosello, presidente della Società italiana dell’obesità.
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