Tempo di esami, si sprecano i consigli per migliorare la performance scolastica, l’ultimo arriva da un gruppo di ricercatori dell’universitá di Yale. Gli studiosi hanno scoperto che l’ormone della fame riesce a stimolare la connessione dei neuroni nell’area del cervello in cui si forma la memoria recente. Nella ricerca pubblicata da Nature si sottolinea inoltre la possibilitá di usare il ghrelin (questo lo strano nome dell’ormone della fame), anche per curare i disturbi dell’apprendimento o le malattie come l’Alzheimer e le demenze senili. La ricerca dimostra che il ghrelin può controllare le più importanti funzioni del cervello fungendo da collegamento molecolare tra le capacitá di apprendimento e l’energia prodotta dal metabolismo.
La funzione dell’ormone, che viene rilasciato dallo stomaco, è di attivare alcuni recettori del cervello che comunicano all’organismo la sensazione della fame. Finora si sapeva che il ghrelin agisce nell’ ipotalamo. Ora gli studiosi di Yale hanno scoperto che l’ormone svolge i propri compiti anche su un’altra area del cervello, l’ippocampo, che ha un ruolo fondamentale nei processi di apprendimento. In particolare i ricercatori hanno rilevato che il ghrelin aumenta notevolmente il “lavoro” tra i neuroni all’interno di questa zona.
Quindi, sembrano dire i ricercatori, prima degli esami meglio saltare qualche pasto!
Ma purtroppo non è cosí per passare gli esami servono: impegno, costanza e dedizione allo studio. In bocca al lupo!
Vsb:t