Lo zafferano, nota spezia usata sin dall’antichità come colorante e insaporitore di pietanze, avrebbe in sè proprietà terapeutiche che potrebbero rivelarsi efficaci contro il carcinoma mammario, la leucemia e anche il morbo di Alzheimer. Delle potenzialità farmaceutiche dello zafferano (Crocus sativo) hanno discusso studiosi in un incontro organizzato ad Atene. Le qualità antiossidanti dello zafferano sono conosciute da tempo come pure è nota l’azione che la crocina e il safranal, in esso contenuti, svolgono a protezione del corpo umano dall’azione dei radicali liberi che provocano prima danni cellulari e quindi la malattia. A tutt’oggi non sono note le quantità di prodotto da ingerire affinchè sia svolta tale protezione. Lo zafferano è originario delle pendici della catena montuosa dell’Himalaya, infatti il 95% di questo prodotto arriva da questa parte del mondo. In Italia esistono coltivazioni di zafferano in Sardegna, Abruzzo, Toscana e Umbria. E’ molto costo poiché per ottenere mezzo chilo di prodotto occorrono gli stimmi di 60-70 mila fiori. I fiori, che sono di colore viola, fioriscono in autunno e, di solito, la raccolta viene effettuata a mano la mattina presto.
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