Si è aperto oggi a Pisa il Congresso Nazionale della Societá Italiana dell’Osteoporosi, metabolismo minerale e malattie dello scheletro (Siommms). Molti degli argomenti riguardano l’osteoporosi e le sue cure. Sono, infatti, circa 5 milioni in Italia i pazienti con la patologia conclamata e altri 3 milioni i malati latenti o inconsapevoli.
L’aumento dei casi sembra dovuto all’invecchiamento della popolazione.
L’osteoporosi è una patologia dello scheletro che provoca una riduzione di calcio e di altri minerali nelle ossa, determinando nel paziente affetto da questa patologia una maggiore esposizione al rischio di frattura per traumi anche minimi.
Si distinguono due tipi di osteoporosi: il primo, che è quello più diffuso, colpisce le donne dopo la menopausa o giovani donne a cui siano state asportate le ovaie; il secondo tipo, detto osteoporosi senile, colpisce uomini e donne prevalentemente dopo i settanta anni di etá.
Una dieta ricca di vitamina D pare diminuire il rischio di contrarre la patologia.
Ci sono, comunque, buone notizie riguardanti le nuove terapie, alcuni ricercatori dell’Universitá di Messina, hanno scoperto un farmaco capace di stimolare la produzione di un nuovo osso e di inibire il suo accelerato riassorbimento, senza significativi effetti collaterali e con un elevato profilo di sicurezza.
Il farmaco sará in commercio l’anno prossimo negli Stati Uniti.
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