L’amore per l’arte aiuta a vivere meglio, a combattere la depressione e ad avere un intelletto piu’ ‘vivace’.
Non solo. Migliora l’armonia di coppia e l’intesa sessuale.
Lo sostiene, dati scientifici alla mano, lo psicoantropologo Massimo Cicogna, che in occasione delle festivita’ natalizie lancia un appello a visitare i musei per recuperare la serenita’ necessaria ad affrontare il nuovo anno.
Da un’indagine condotta dal team dello specialista su un campione ‘misto’ di 800 tra appassionati d’arte e non (387 uomini e 413 donne), tra i 20 e i 35 anni, risulta infatti che chi ama l’arte e’ innanzitutto piu’ ‘attivo’ rispetto a chi invece la trascura (87% contro 32%).
Non solo. L’arte fa bene all’amore, con una complicita’ erotica piu’ elevata (66% contro 37%) tra le coppie che condividono la passione per il ‘bello’.
E ancora. C’e’ un influsso benefico dell’arte sulla personalita’ in generale: chi ne e’ appassionato supera piu’ facilmente (78% dei casi) situazioni di depressione, mentre chi non ha questo interesse risulta piu’ fragile.
Gli amanti dell’arte sono poi piu’ impegnati nel sociale (54%, contro 26%) e piu’ soddisfatti sul lavoro (72% contro 13%).
Infine ne guadagnano le attivita’ intellettive e l’autostima. Lo studio ha preso esaminato anche la diversa diffusione dell’amore dell’arte nei due sessi in alcuni Paesi europei.
In Francia, Germania e Gran Bretagna le percentuali sono le stesse per uomini e donne (12%). In Spagna l’arte e’ una passione piu’ frequente nelle donne (53% contro 10%), mentre in Svezia il rapporto e’ rovesciato (93% negli uomini e 56% nelle donne).
Insomma, l’arte fa bene. ”La visione del bello aiuta – dice Cicogna – da’ la carica necessaria per fronteggiare con ottimismo l’esistenza e rilassa la mente.
In questi giorni di pausa, quindi, visitare i luoghi che ospitano i grandi capolavori e’ un regalo che vale la pena concedersi”.
Lasciatevi dunque prendere dalla sindrome di Rubens, consiglia lo psicoantropologo: un rapimento ”che induce a cambiamenti cognitivi e a favorevoli manifestazioni comportamentali di socializzazione.
Il bello e’ erotico di per se’ – aggiunge Cicogna – e l’intelligenza e’ strettamente legata al bello, dunque all’erotismo. E’ dunque il dono natalizio piu’ bello – conclude l’esperto – perche’ regalando bellezza, regaliamo intelligenza”.
Fonte: Adkronos
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