Continua l’emergenza latte in polvere scattata prima in Germania poi in Inghilterra, Spagna e ancora Germania.
In alcune confezioni di latte in polvere per neonati le analisi hanno riscontrato l’Enterobacter sakazakii, microrganismo che può provocare infezioni serie quali meningite, diarrea e setticemia.
Il problema dei latte in polvere risale al 2002, quando sono stati segnalati casi di Enterobacter e Salmonella causati da questo prodotto.
I batteri sono presenti direttamente nel latte che a differenza di quello liquido artificiale non è sterilizzato.
Il processo produttivo per quanto avanzato non ha eliminato del tutto il rischio batteri, che provengono sia dai macchinari utilizzati sia dal personale.
In Italia la situazione è sotto controllo, gli organi proposti sono allertati e per ora non si registrano casi.
Per ridurre il rischio d’infezione basterebbe che sulle etichette dei prodotti figurassero precise informazioni, soprattutto circa la temperatura dell’acqua da usare per ricostituire il latte che deve essere superiore a 65° C.
Vsb:t