Zuccherare tè e caffè aiuta a mantenere la linea. Lo rivela uno studio danese, secondo il quale l’aggiunta di zucchero alle ”preziose” bevande aiuterebbe a ridurre il rischio di ingrassare di circa il 40%.
Per il momento, i ricercatori hanno voluto precisare che si tratta di semplici osservazioni, ma un’ulteriore indagine potrebbe far luce sui meccanismi che agiscono in questo strano fenomeno di riduzione dell’appetito.
La ricerca, partita negli anni ’70, è stata recentemente pubblicata sull’European Journal of Cardiovascular Prevention and Rehabilitation. Lo studio, nato come indagine tra i rapporti che si instaurano obesitá, alcol, tabagismo, attivitá fisica e consumo di caffè, ha coinvolto ben 5.200 uomini e si è svolto a Copenhagen, da qui il nome ”Copenhagen Male Study”.
I risultati sono stati presentati dal coordinatore del progetto, il Dr. Finn Gyntelberg, del dipartimento di medicina del lavoro presso l’ospedale Bispebjerg di Copenhagen.
Secondo Gyntelberg, aggiungere 2 zollette di zucchero nelle cinque o sei tazze quotidiane di tè o caffè, significa ridurre di circa il 40% la probabilitá di aumentare il proprio peso, rispetto a chi fa uso delle stesse bevande non zuccherate.
La spiegazione più probabile a tale fenomeno, spiega Gyntelberg, potrebbe rivelarsi come una stimolazione del metabolismo, a livello intestinale, tale da avere effetti sulla riduzione dell’appetito. In parole più semplici, l’ipotesi finora ritenuta come la più probabile è quella che lo zucchero riesca a placare l’appetito del soggetto.
Nel caso degli individui che fanno uso di bevande amare, dove la quantitá di calorie assunte è pressoché nulla, spesso la fame viene placata con mangiando cibi con un maggiore apporto calorico. Il prossimo passo dei ricercatori che collaborano al ”Copenhagen Male Study” sará quello di trovare una spiegazione scientifica a questo ”strano” fenomeno
Per gentile concessione di jugo.it
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