Si è tenuto nei giorni scorsi a Milano il convegno “L’emergenza sanitaria della grande obesitá: la risposta della Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena.”
Il congresso ha portato alla luce dati preoccupanti.
L’obesitá è una malattia cronico degenerativa che colpisce, secondo i dati ISTAT del 2000 il 33.4% della popolazione, secondo percentuali cosí suddivise:
- soggetti in sovrappeso 24.3%
- soggetti con obesitá di I e II grado 8.1%
- soggetti con obesitá grave 1%
Anche l’obesitá infantile sta diventando un problema emergente in Italia; dagli stessi dati Istat si rileva che il 20% dei bambini italiani è affetto da sovrappeso e il 4% da obesitá.
Accanto ad un numero cosí elevato di soggetti ammalati, esistono costi valutabili per la popolazione affetta da questa patologia, che possono essere cosí sintetizzati:
- costi sanitari (ricoveri dovuti a diabete, displipidemie, cardiopatie, malattie respiratorie) 11 miliardi di euro
- costi sociali (assenteismo, minor rendimento sul lavoro, pensioni per invaliditá) 12 miliardi di euro.
Alla luce di queste considerazioni, il convegno ha cercato di fornire delle risposte pratiche, anche illustrando le strutture diagnostico-terapeutiche adeguata alla gestione di questa patologia emergente.
Scopo del convegno è stato anche quello di mostrare come il processo di valutazione e gestione del paziente obeso necessiti di equipe mediche altamente specializzate, formate da varie figure professionali: medico, psicologo, dietiste ed infermieri..
Vsb:t