Come ogni anno, passate le feste natalizie, si leggono da più parti notizie relative a metodi dimagranti facili e che non causino troppe rinunce. Fra questi, anche sull’onda di un crescente successo riscontrato negli Stati Uniti, anche l’agopuntura.
In particolare, l’agopuntura viene utilizzata per rieducare il metabolismo e limitare la ritenzione idrica. E fin qui, tutto è provato e i risultati sono lì a dimostrarlo. Ma c’è un “però”, che non sempre viene specificato fra le righe delle notizie sensazionaliste: una cura dimagrante basata sull’agopuntura richiede un numero di sedute notevole, articolate sull’arco di almeno sei mesi, e un impegno psicofisico del soggetto altrettanto particolare, pena la non riuscita del trattamento. E poi è fondamentale seguire un rigoroso regime alimentare, un programma di esercizi fisici mirati e specifici e talvolta anche prevedere il fiancheggiamento della terapia con prodotti erboristici.
Gli agopuntori più saggi ed esperti sono ben al corrente di quanto necessiti e non dimenticano di comunicarlo all’aspirante paziente sovrappeso: ma non sempre i giornalisti informano con la stessa precisione e così si diffondono notizie non veritiere o, quantomeno, incomplete. Vero è, invece, che l’agopuntura può accelerare i benefici risultati di un’attività fisica personale, impostata sullo sfruttamento dei principi scientifici applicati alle migliori attrezzature.
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