Non pare che le notizie provenienti dalla Germania riguardanti l’intossicazione da diossina di alcuni alimenti stiano facendo insorgere una psicosi collettiva fra i consumatori italiani. Lo afferma la Coldiretti all’indomani di un test condotto sul territorio nazionale che non ha rivelato eccessive modifiche di abitudini negli acquisti dei generi alimentari “incriminati” che, lo ricordiamo, sono soprattutto uova, latte e derivati, carne di maiale.
A tranquillizzare le famiglie italiane, è sempre la Coldiretti ad affermarlo, sono le disposizioni di legge sulla tracciabilità, metodo che consente di seguire tutto il cammino degli alimentari dalla produzione al consumatore finale: in questo caso, per esempio, è sufficiente leggere in etichetta la provenienza dell’alimento ed evitare di acquistare (ammesso che ancora qualche esercente avesse il coraggio di proporli) prodotti tedeschi a rischio.
Una precauzione che si era già dimostrata efficace nei precedenti allarmi sanitari per i casi di mucca pazza e di influenza aviaria. Quindi, afferma la Coldiretti, è fondamentale l’informazione sui prodotti alimentari per un Paese che, come l’Italia, è fra i maggiori importatore alimentari di materie prime d’Europa.
Vsb:t