Vari studi hanno provato che chi consuma cioccolato nero ha valori più bassi di pressione arteriosa ed un minor rischio di sviluppare patologie cardiovascolari; recentemente L.B. Sørensen e A. Astrup hanno pubblicato un articolo sugli effetti del cioccolato nero e di quello al latte sull’appetito e l’intake calorico (Eating dark and milk chocolate: a randomized crossover study of effects on appetite and energy intake. Nutrition and Diabetes (2011) 1, e21; doi:10.1038/nutd.2011.17; published online 5 December 2011).
Lo studio ha coinvolto 16 giovani di sesso maschile (età media 26.8±5.6 anni), non fumatori, in buona salute e con un peso nella norma (BMI medio 24.0±1.6 kg/m2): tali soggetti amavano sia il cioccolato nero che quello al latte.
Come si è svolto lo studio?
I partecipanti (a digiuno da 12 ore) ingerivano 100 g di cioccolato nero o al latte (con 250 ml di acqua) in 15 minuti; veniva loro chiesto “quanto appetito” avevano prima di introdurre il cioccolato, subito dopo (quindi dopo i 15 minuti) e ogni 30 minuti per 5 ore.
Dopo 2 ore dall’ingestione del cioccolato, veniva offerto del cibo a volontà (fette di pizza con prosciutto e formaggio): ognuno si autoregolava e ne mangiava fino ad esserne soddisfatto “sentendosi bene”. Durante questo pasto ad libitum ogni soggetto doveva bere 400 ml di acqua.
Che cosa hanno ottenuto?
Dopo il consumo di cioccolato nero, i soggetti erano più sazi, meno affamati e avevano meno voglia di mangiare cibi grassi, cibi salati e cibi dolci.
Inoltre l’intake calorico con il pasto ad libitum è risultato più basso del 17% (dell’8% includendo l’energia fornita dal cioccolato) dopo l’ingestione di cioccolato nero.
Quali erano le differenze tra i 2 tipi di cioccolato?
Cioccolato nero | Cioccolato al latte | |
Kcal (kj) | 598 (2502) | 547 (2285) |
Proteine g | 8.9 | 6 |
Lipidi g | 42.3 | 32 |
Carboidrati g | 45.7 | 58.5 |
Zuccheri semplici g | 30.3 | 44 |
Cacao % | 70 | 30 |
Il cioccolato nero era meno ricco di zuccheri semplici e più ricco di cacao: il gusto intenso potrebbe aver influito sul senso di sazietà.
Ulteriori studi dovrebbero essere effettuati valutando gli effetti dell’ingestione giornaliera di una piccola quantità di cioccolato.
Il nostro consiglio?
Seguire quanto suggerito da Di Giuseppe R. et al.: …visto l’elevato contenuto calorico, il cioccolato dovrebbe essere conteggiato all’interno di una dieta equilibrata, limitandone il consumo a piccole quantità (50g) alla settimana.
Questa quantità potrebbe contribuire a ridurre i livelli di PCR, un marker infiammatorio correlato alla patologia coronarica (di Giuseppe R, Di Castelnuovo A, Centritto F, Zito F, De Curtis A, Costanzo S, et al. Regular consumption of dark chocolate is associated with low serum concentrations of C-reactive protein in a healthy Italian population. J Nutr 2008;138:1939–45).
Vsb:t