Tenendo sempre presente che l’alimentazione deve essere seguita con cura ed attenzione, adeguata soprattutto al tipo di attività svolta, è fondamentale seguire ciò che il bambino preferisce: l’attività fisica deve essere innanzitutto un divertimento, la decisione finale deve comunque essere la sua.
Bisogna principalmente prendere in considerazione l’età e le caratteristiche strutturali del bambino tenendo in considerazione che alcune attività sportive possono essere intraprese anche a 4-5 anni (il nuoto e lo sci, ad esempio), altre contrariamente richiedono uno sviluppo fisico maggiore e si possono iniziare solo verso gli 8-10 anni (il karatè, il canottaggio, etc.).
Il processo di crescita di ogni bambino è comunque molto soggettivo e il parere del pediatra, in questi casi, potrà offrire sicuramente validi suggerimenti; in secondo luogo, è necessario valutare il carattere e l’indole del bambino per il quale si potrebbero dare alcune indicazioni.
Gli sport di squadra sono sicuramente i più indicati laddove il bambino si presenti timido e introverso, per cui vanno bene la pallavolo, il calcio, il basket, il tennis ed, in generale tutti gli sport in cui ci si deve confrontare direttamente con un avversario o con un gruppo per il raggiungimento di un risultato.
Tali attività, infatti, sono caratterizzate da una forte componente educativa dove è preponderante l’insegnamento del rispetto delle regole ed agevolano il processo di socializzazione ed il confronto con gli altri.
E’ opportuno invece optare per sport più competitivi, come il judo o il karate, nel caso in cui il carattere del bambino sia decisamente più vivace o aggressivo.
Anche le attività di squadra vanno bene in quanto insegnano il rispetto delle regole e degli altri, ma tali attività stimolano maggiormente la concentrazione e la velocità del soggetto.
Nel caso in cui ci trovassimo davanti ad un soggetto sostanzialmente pigro e quindi anche con l’opzione che sia in sovrappeso, dobbiamo prima di intraprendere un vero e proprio sport, prevedere un’inizio con una serie di brevi esercizi ginnici, per poi proseguire in modo graduale con un allenamento leggero nel quale corsa, nuoto e bicicletta sono particolarmente idonei.
Il 40% circa, secondo le ultime statistiche eseguite, dei bambini italiani tra i 7 e i 9 anni risulta essere in sovrappeso . Il risultato che emerge da questa indagine recentemente condotta dal Ministero della Sanità mette in evidenza un dato allarmante che dovrebbe far riflettere molti genitori.
La vita sedentaria e la poca attività fisica dei piccoli italiani certo non contribuiscono a farli crescere in modo sano, portandoli in alcuni casi ad una vera e propria obesità infantile che se sommata anche ad un alimentazione molto spesso scorretta ed eccessiva, senza rispetto degli orari, ci può far comprendere come stiamo contribuendo ad un errata crescita delle generazioni future.
Dobbiamo però metterci in testa che una dieta equilibrata e povera di grassi aiuta sì a non prendere peso, ma non risulta essere sufficiente in quanto i bambini necessitano anche di sfogarsi e i muscoli e le ossa devono crescere e rafforzarsi.
Nello sport si può trovare sicuramente la soluzione ideale laddove è stato dimostrato che attraverso i giochi di squadra migliorano notevolmente anche le capacità di apprendimento e di socializzazione.
L’attività motoria assume un ruolo decisivo sia come canale di sfogo della naturale esuberanza dei bambini, che come forma di educazione generale , migliorando la loro capacità di adattamento agli impegni quotidiani, favorendo un buon controllo emotivo ed una crescita della propria autostima.
Risulta quindi evidente che praticare sport fin dai primi anni di età comporta enormi vantaggi per la salute, sia da un punto di vista fisico che mentale. Il problema è solo uno e non è davvero da poco: quale scegliere?
MARCIANO MASSIMO
Personal e Fitness Trainer
M.tro Pilates e Fitness (csen-coni)
Operatore Massaggio Tecnico Sportivo
Coordinatore corsi CSEN Reg. Lombardia
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