Il moderno windsurf, o tavola a vela, è nato ufficialmente nel 1967, quando l’ingegnere aerospaziale californiano Jim Drake apportò migliorie fondamentali alle tavole a vela progettate da Tom Blake nel 1935 e da Newman Darby all’inizio degli anni Sessanta: introdusse un boma orizzontale per guidare agevolmente la vela e fissò alla tavola l’albero con un giunto cardanico.
Il successo fu immediato e in pochi anni non ci fu golfo o lago al mondo in cui i “windsurfer” non facessero sfoggio della propria abilità. Nonostante la nascita americana, però, il windsurf ha conosciuto inizialmente molto più successo in Europa, soprattutto in Olanda. Il windsurf è sport olimpico per i maschi dal 1984 (Los Angeles) e per le femmine dal 1992 (Barcellona) ed è considerato una specialità velistica.
Come si manovra
Non è questa la sede per dilungarci in considerazioni e dettagli di tipo tecnico, ma come nella barca a vela i windsurf sono divisi in classi e specialità per velocità e stile. Le manovre principali sono la virata e la strambata, mentre la partenza può avvenire salendo sulla tavola dall’acqua o dalla spiaggia. La mancanza del timone è ovviata dall’inclinazione dell’albero, saldamente impugnato dall’atleta. Anche le manovre più semplici, nel windsurf costano molta fatica.
La preparazione fisica e la dieta
Il windsurf, a causa della essenzialità della sua struttura e alla sua elementarità tecnologica, è uno sport che affida alla forza dell’atleta gran parte della sua centralità.
Chi pratica questa specialità velica, ma anche chi intende provare a divertirsi con una tavola, deve preoccuparsi in modo particolare della propria forma fisica e soprattutto dell’alimentazione: il windsurfer non può essere mai sovrappeso, nemmeno di pochi ettogrammi!
La preparazione fisica può essere gestita in palestra o, ancora meglio, nella comodità della propria casa con gli attrezzi da home fitness.
Per la dieta, poche linee guida da seguire:
- preferire cibi naturali come pane e pasta integrali, legumi, frutta e verdura fresca, carni bianche, uova, latticini magri, pesce magro;
- Bere molto: almeno un litro d’acqua al giorno
- Evitare cibi salati e salse di produzione industriale
- Non utilizzare zuccheri raffinati, ma prediligere miele, fruttosio, zucchero integrale
- Non mangiare fritture, condire sono con olio crudo
In particolare…
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Assumere cibi sani e nutrienti per avere la giusta quantità di energia per affrontare la fatiche imposte durante un uscita con la tavola a vela. La scelta dei cibi va fatta tenendo conto, prima di tutto delle preferenze individuali e poi del valore nutrizionale dell’alimento scelto ed in fine della quantità che deve essere sempre modesta per non affaticare i processi di digestione e non generare grasso superfluo dovuto ad un surplus di calorie ingerite e non bruciate.
- Distanziare opportunamente i pasti tra di loro, soprattutto due/tre ore prima dell’impegno atletico: ciò assicura la completa digestione degli alimenti e la loro totale assimilazione con il conseguente apporto energetico utile per affrontare gli sforzi e i vari stress (freddo, caldo, fatica ecc.) a cui andremo incontro senza significativi cali d’efficienza muscolare.
- L’acqua è il mezzo grazie al quale si svolgono la maggior parte delle reazioni chimiche dell’organismo e dunque è un elemento indispensabile alle funzioni vitali. Con la sudorazione e l’esposizione prolungata al sole si perdono liquidi e con essi i sali minerali presenti nell’organismo, la loro diminuzione ci espone a crampi e a cadute d’efficienza muscolare, dunque una /due ore prima dell’attività sportiva è consigliabile bere acqua o meglio ancora un reintegratore di sali minerali per poter ristabilire l’equilibrio idrosalino (ma non eccedere nell’uso!)
- Al rientro dall’uscita in windsurf è consigliato reintegrare i liquidi persi durante tutto il tempo che si è stati in mare, preferibilmente assumendo bevande non ghiacciate bensì fresche e sorseggiate lentamente.
- È sconsigliato bere alcolici prima di uscire in mare perché rallentano i riflessi, influiscono negativamente sulla termoregolazione corporea e diminuiscono il senso critico.
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