L’influenza aviaria è una infezione dei volatili causata da virus influenzali del tipo A; essa può interessare tanto uccelli selvatici quanto volatili domestici come polli, tacchini, anatre, causando molto spesso una malattia in forma grave e anche la morte dell’animale colpito. L’uomo può infettarsi con virus dell’influenza aviaria a seguito di contatti diretti con animali infetti, e/o con le loro deiezioni, mentre non c’è alcuna evidenza di trasmissione attraverso il consumo di carni avicole o uova dopo la cottura.
Con queste poche righe il Ministero della Salute congela le nostre paure sul consumo di pollame, miseramente crollato da quando, lo scorso anno, hanno incominciato ad apparire le prime notizie sul virus H5N1.
Infatti secondo la Coldiretti sono stati persi oltre 500 milioni di euro a causa della psicosi dell’aviaria.
Un danno economico enorme!
Ma l’aver bandito dalle nostre tavole questo tipo di carne non è solo un danno economico ma anche nutrizionale, vediamo il perché.
Sono numerose le ragioni per cui il pollame (soprattutto pollo e tacchino) è da ritenersi un alimento insostituibile delle diete. Vediamole insieme:
- sono carni formate da proteine ad alto valore biologico
- hanno un basso contenuto in grassi, di cui buona parte insaturi
- hanno un basso contenuto calorico
- sono povere di sodio
- sono facilmente digeribili, soprattutto se l’animale è privato della pelle, in quanto le fibre muscolari delle carni avicole sono molto fini
- sono insostituibili nell’apporto di alcuni minerali, come zinco, cobalto, ferro, selenio e cromo al pari delle altre carni
- sono adatte ad anziani e bambini poiché possono essere sminuzzate facilmente
- hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo
Per queste loro caratteristiche sono indicate nelle diete dimagranti, ricordiamo infatti che recenti studi americani hanno messo in evidenza il potere saziante delle proteine, quindi in un regime calorico controllato il consumo di questo tipo di carni aiuta il progressivo calo di peso.
Esempio di giornata alimentare da 1200 kcal circa | |
Colazione | |
1 cappuccio senza zucchero 4 biscotti secchi o 4 fette biscottate |
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Ore 10 | |
1 frutto o 1 pacchetto di crackers | |
Pranzo | |
pasta gr. 50 alle zucchine petto di pollo alla griglia gr.150 verdura a volontà |
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Ore 17 | |
1 frutto o 1 yogurt magro alla frutta | |
Cena | |
pane gr. 50 o patate gr. 200 pesce al forno con pomodorini e olive gr. 150 verdura a volontà |
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Per condire e cucinare : 3 cucchiai da minestra di olio extra vergine di oliva |
Composizione nutrizionale di alcuni tipi di carne
Alimento | Acqua (g) | Proteine (g) | Lipidi (g) | Ferro (mg) | Colesterolo | Energia (kcal) | ||||||||||||||
Vitellone magro | 74.9 | 21.3 | 2.8 | 1.3 | 65 | 108 | ||||||||||||||
Maiale magro | 72.5 | 19.9 | 6.8 | 1,7 | 60 | 141 | ||||||||||||||
Pollo petto | 75.3 | 22.2 | 0.9 | 1.6 | 67 | 97 | ||||||||||||||
Coniglio magro | 70.9 | 22 | 5.3 | 1.3 | 65 | 138 |
(fonte: Istituto Oncologico Europeo)
Un ultimo consiglio le carni di pollo posso essere portatrici di salmonella, un batterio che libera tossine assai pericolose per l’uomo e che può inquinare il pollo se le carni non sono utilizzate e conservate con le dovute cautele.
Come trattare le carni dopo l’acquisto
1 Raffreddare rapidamente gli alimenti nella parte più fredda del frigorifero. Temperatura ideale 0° C | ||
2 Separare le carni crude da altri cibi per evitare contaminazioni crociate. Metterle in recipienti chiusi | ||
3 Consumare le carni entro 24-48 ore per evitare la proliferazione batterica | ||
4 Cuocere le carni molto bene, anche il cuore del prodotto deve essere ben cotto, solo così si eliminano i batteri tra cui la salmonella | ||
5 Lavare accuratamente mani e gli utensili da cucina prima delle preparazioni di altri cibi e a fine lavorazione |
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