E se capita di esagerare? Consigli per dimagrire – parte X

Se capita di esagerare parte 10 - Sicilia e PiemonteCome avrete certamente capito leggendo da oltre un anno queste storielle che riguardano la mia vita e il mio rapporto con il cibo, la compagnia che frequento è decisamente portata a sfruttare ogni opportunità che consenta di abbuffarsi. Aver inventato follie pure come "la Grande Domenica dei Dolci" (della quale abbiamo parlato nella scorsa puntata) ne è una dimostrazione, ma non è un caso isolato. Infatti l'idea di Michele, concretizzatasi ormai da qualche anno, di organizzare delle sfide alimentari fra regioni italiane, è una di queste.

Se capita di esagerare parte 10 - Sicilia e PiemonteCome avrete certamente capito leggendo da oltre un anno queste storielle che riguardano la mia vita e il mio rapporto con il cibo, la compagnia che frequento è decisamente portata a sfruttare ogni opportunità che consenta di abbuffarsi. Aver inventato follie pure come “la Grande Domenica dei Dolci” (della quale abbiamo parlato nella scorsa puntata) ne è una dimostrazione, ma non è un caso isolato. Infatti l’idea di Michele, concretizzatasi ormai da qualche anno, di organizzare delle sfide alimentari fra regioni italiane, è una di queste.

Mi telefona un lunedì mattina e, senza tanti giri di parole, mi comunica: “E’ per sabato prossimo, qui da me: sarà un Piemonte-Sicilia. Capisquadra Angela Rebaudengo e Fabrizio Mancuso. Oggetto della sfida: un primo piatto, un dolce e – ovviamente – i relativi vini. Tu presiederai la Giuria. Non tardare come al solito”.

Piemonte – Sicilia, una sfida storica

tajarin ai fegatini di polloIn effetti, queste due regioni non sono più distanti di quanto lo fossero molti anni fa. L’immigrazione siciliana degli anni Sessanta ha fatto sì che, soprattutto nella città e nella provincia di Torino, si generasse un popolo di doppia etnia, capace di far convivere tradizioni diversissime. E proprio da questo humus provengono Angela e Fabrizio, entrambi insegnanti di lettere: lei torinese al 100%, nata all’ombra di Palazzo Madama e cresciuta giocando con le sorelle al Parco Del Valentino o lungo i “murazzi” del Po. Lui, come il cognome tradisce, vanta origini catanesi, anche se l’anagrafe gli ricorda di essere nato a Settimo Torinese. Entrambi, inconsapevolmente l’uno dall’altra, poi erano venuti a Milano una domenica a vedere giocare il Torino contro il Milan. Si erano conosciuti a San Siro e mai più lasciati da quel giorno. Bella storia.

Tajarin contro spaghetti, Krumiri contro Panzerotti

spaghetti alla norma

Ma eccoci al giorno della grande sfida. Il primo piatto che preparerà Fabrizio sarà “Spaghetti alla Norma” e Angela risponderà con i “Tajarin ai fegatini di pollo”. A seguire, i dolci: a rappresentare la Sicilia i “Panzerotti catanesi” ai quali il Piemonte risponderà con un classico: i Krumiri di Casale Monferrato.
Da bere, insieme all’acqua (sempre mai troppa nelle nostre adunanze, quasi avessimo paura di un eccesso di umidità) quattro ottimi vini: per i tajarin, un classico bianco del Roero, l’Arneis; per gli spaghetti, un Carricante dell’Etna; per i panzerotti, uno Zibibbo di Pantelleria e per i krumiri una Malvasia di Casorzo d’Asti.

Conosciamoli meglio, ingrassiamo consapevoli!

Per consentirvi di partecipare quasi in prima persona alla nostra sfida, una breve presentazione dei piatti in gara.
Dice la leggenda che gli “Spaghetti alla Norma”, specialità catanese, siano stati inventati da un ristoratore della città etnea per festeggiare il successo della “prima” dell’omonima opera lirica del compositore Vincenzo Bellini (Catania 1801-Puteux, Francia 1831) che ebbe luogo, però (e questa è storia), nel 1831 a Milano. In effetti, non ci è dato sapere se mai il celebre musicista abbia avuto il piacere di assaggiare questa prelibatezza, essendo scomparso nello stesso anno e a più di duemila chilometri dalla sua città natale. Resta comunque il fatto che questa ricetta viene associata all’opera lirica, panzerotti alla catanesevero o falso che sia. Gli spaghetti vengono conditi con un sugo composto da pomodoro fresco, melanzane fritte e ricotta salata; fondamentale il profumo del basilico che va aggiunto direttamente nel piatto. Nella ricetta originale, l’olio extravergine di oliva è presente in quantità massiccia: versioni più recenti e addomesticate ne prevedono un uso minore, ma una bella porzione di questo piatto vale comunque le sue 500 calorie.

L’avversario piemontese, i “Tajarin ai fegatini di pollo”, ha una storia molto più rustica, che nasce nella tradizione albese delle fettuccine fatte in casa. Un uovo ogni etto di farina: questa la ricetta base della pasta, già di per sé iperproteica e ipercalorica. Poi a tutto questo aggiungiamo il condimento, un ragù di carne leggero ma arricchito dalla presenza dei fegatini di pollo tritati e tanto, tanto burro e parmigiano. Per gradire, c’è anche chi raccomanda di cuocere i tajarin non in acqua salata ma addirittura nel brodo, non troppo sgrassato. E anche qui, le calorie salgono, assestandosi intorno alle 750 per porzione… Occhio a fare il bis! Il nostro fabbisogno giornaliero di calorie è stato quasikrumiri.jpg soddisfatto e mancano ancora i dolci e il vino… Aiuto! E a proposito di dolci, andiamo a conoscere meglio il rappresentante siciliano, questi panzerotti dolci ripieni di crema pasticcera, un po’ alla vaniglia, un po’ al cioccolato, con qualche pinolo qua e là, per gradire. Si tratta di una specie di pasta frolla casalinga, un disco di 5-7 centimetri a fare da base, un altro di un centimetro o due a fare da coperchio… e in mezzo, la crema con i pinoli tritati. La cottura al forno mitiga un po’ i danni, ma un paio di panzerotti a testa – da un punto di vista nutrizionale – equivalgono da soli al fabbisogno di grassi per tre giorni. Provare per credere. E gli “innocenti” krumiri, dall’aspetto tranquillizzante di biscottini secchi? Pochi grammi di piacere, innaffiato da una frizzante malvasia rosata e ben refrigerata… e grazie al burro con cui sono impastati un solo etto ci trasmette ben 520 calorie.

 

Urge rimedio: corsa in salita, ma a casa mia!

 

Più che essere fra Sicilia e Piemonte, la sfida è stata fra buon senso e follìa alimentare. L’abbuffata è stata tale che ci siamo perfino dimenticati di stabilire chi fosse il vincitore. Così abbiamo lasciato Angela convinta di aver vinto e Fabrizio convinto di non aver perso. Al momento sono entrambi stesi sul comodo divano della casa di Michele, vinti dal torpore epatico, come quasi tutti noi.

Mi consola però sapere che a casa, a cinque minuti a piedi da qui, mi aspetta il mio NordicTrack X3 – Incline Trainer, un vero amico per chi vuole sentirsi in forma dopo una dannosa stramangiata.
 

 

Paolo

Vsb:t

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Valori nutrizionali (per una porzione)
Proteine g 7.05
Carboidrati g 85.4
Fibra g 4
Ferro mg 1.12
Calcio mg 32
Sodio mg 16
Vitamina A 0 mcg
Vitamina C 11 mg
Kcal 400
(Kj 1672)
Lipidi totali 5.69 g
Saturi 0.99 g
Monoinsaturi 3.79 g
Polinsaturi 0.79 g
Colesterolo 0 mg

 

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