Subito dopo la fine della guerra gli italiani ripresero le loro antiche abitudini alimentari che erano quelle della nostra tradizione contadina.
Ogni italiano mangiava in media mezzo chilo di pane al giorno e quasi il 50% della spesa alimentare andava ai fornai.
Oggi è abbondantemente al di sotto del 20%.
Il consumo di pane era maggiore al sud che al nord, nelle campagne rispetto alle città.
Il pane restava l’emblema della nutrizione .
Espressioni come “assicurarsi il pane” conservavano il significato del passato e gli scioperi si facevano per il pane e il lavoro.
Con l’arrivo del benessere tutto cambiò rapidamente, il pane venne messo da parte quasi si volesse cancellare il ricordo della recente miseria e in pochi anni il consumo scese a 185 grammi a testa al giorno, che è una quantità inferiore a quella consigliata dagli studiosi di scienza dell’alimentazione.
Negli anni successivi se ne consumò una quantità leggermente superiore, forse per il diffondersi delle paninoteche, del panino di mezzogiorno al bar e del fast-food.
Il pane viene accusato di far ingrassare.
Molti di coloro che hanno problemi di peso , come prima giustificazione autoassolutoria, dicono di mangiare solo grissini o crackers, dimenticando che cento grammi di pane contengono 260 calorie, mentre la stessa quantità di grissini o di crackers ne contiene circa 390.
Non solo oggi in Italia vivono più di 10 milioni di adulti in sovrappeso e la maggior parte di loro è ingrassata nel periodo in cui il consumo di pane andava sensibilmente diminuendo.
TIPO DI PANE | KCAL | PROTIDI | LIPIDI | GLUCIDI |
PANE COMUNE | 265 | 8.9 | 0.4 | 66.9 |
PANE INTEGRALE | 224 | 7.5 | 1.3 | 48.5 |
PANE ALL’OLIO | 295 | 7.7 | 5.8 | 57.5 |
PANE AL LATTE | 299 | 9.0 | 8.7 | 48.2 |
Il pane emblema della nostra nutrizione che ha consentito, per il suo elevato valore nutritivo ed energetico, alla sopravvivenza dei nostri antenati, ha sempre rappresentato il più grande problema vitale dell’uomo e la sua scarsità ha causato la caduta di imperi potentissimi. Innumerevoli eventi sociali e politici sono legati al pane .
La goccia che fece cadere la Comune di Parigi fu la disposizione, mal accettata dal popolo, che vietava il lavoro notturno dei fornai.
Le tasse sul macinato hanno scatenato un po’ ovunque ribellioni di contadini. Papa UrbanoVIII che l’introdusse a Roma venne chiamato Papa Gabella.
L’importanza politica della gestione del pane fu capita dai Flavi che, per primi, nazionalizzarono i forni, ma già gli Egizi, cui si deve la coltivazione del grano e la scoperta del lievito di birra facevano gli ammassi di grano. Il primo trattato sulla panificazione si deve a Crisippo di Tiene 250 anni A.C. in cui descrive ben 72 tipi di pane fra i quali 22 dolcificati.
Il miglior pane dell’antichità era fatto dai fornai di Atene. Traiano dette vita alla prima scuola per panettieri.
In Turchia il panettiere che adulterava il suo prodotto veniva inchiodato per un orecchio alla porta del suo negozio mentre a Vienna veniva ripetutamente immerso nel Danubio dentro ad un cesto.
I più antichi chicchi di grano che secondo gli esperti risalgono a 6000 anni A.C, sono stati ritrovati in una caverna dell’Iraq.
E’ risaputo, però, che circa 10.000 anni fa cominciò in quell’area del vicino oriente, nota come la Mezzaluna Fertile, la più grande rivoluzione di tutti i tempi: la coltivazione e la domesticazione, a scopo alimentare, di piante selvatiche di vario tipo, fra le quali i cereali. Tale innovazione, conosciuta come la rivoluzione neolitica, ebbe conseguenze di portata enorme, sia sotto il profilo alimentare che demografico e sociale.
Si sviluppò una società più stabile rispetto alla società paleolitica precedente di cacciatori raccoglitori e nella quale poterono strutturarsi insediamenti umani permanenti con regole di convivenza civile.
L’alimentazione odierna dei popoli occidentali è caratterizzata dal consumo di cibi estremamente raffinati, al fine di renderli più gradevoli, ma questo comporta un eccessivo impoverimento di sali minerali e vitamine ed una notevole carenza di fibre indispensabili per il normale svolgimento della digestione e questo vale anche per le farine.
Per evitare i danni di una erronea preparazione di alcuni alimenti è opportuno aggiungere una certa quantità di fibre vegetali sottoforma di crusca.
Sono moltissimi i piatti tradizionali a base di pane , ne esistono diverse in ogni regione, tutte interessanti e gustose.
Le attuali paninoteche hanno un illustre precursore .
La tradizione vuole che un gentiluomo inglese del ‘700, John Montagu conte di Sandwich, per non interrompere il lavoro o più spesso le partite a carte, solesse farsi portare al tavolo del suo club fette di pane tostato farcite con carne affumicata, formaggio o salmone.
È considerato l’inventore del sandwich e ad esso deve la sua fama.
Il pane più buono del mondo viene considerato quello di Ferrara, dovuto a Cristoforo di Messelburgo responsabile dei pranzi di corte.
Se le corna dei panini ferraresi non hanno alcun significato, la forma del pane ha sovente assunto significati rituali, simbolici e di ex voto .
Sono stati fatti in varie epoche pani per le nozze, le nascite, i matrimoni, le morti e per gli auguri di vita, prosperità e fecondità. In Italia esistono tante forme di pane quanti sono i campanili.
Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia dove è caratteristica la mafalda profumata di semi di cumino.
Carducci amava il pane toscano senza sapere che, essendo senza sale, era indicato per la sua ipertensione.
D’Annunzio amava la bruschetta dei pastori abruzzesi, Onassis, quando era a Skorpios, si faceva mandare ogni giorno da Parigi, il pane con le mele per la prima colazione.
Preferiti da Gianni Agnelli erano i filoncini al sesamo, come si facevano nell’antichità a Siracusa.
BRUSCHETTA ROMANA
Ingredienti
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Preparazione
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Pane casereccio, aglio, olio extravergine di oliva, sale e pepe. |
Tagliare a fette di 2cm il pane ed abbrustolirle, strofinatele con l’aglio, condirle con sale, pepe e olio. |
PASSATELLI
Ingredienti
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Preparazione
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3 uova intere, 1 litro di brodo, 200 gr di parmigiano grattugiato, 100 gr di pane grattugiato, sale, pepe, prezzemolo trito. |
Mettere tutti gli ingredienti in una terrina ed impastare energicamente fino ad ottenere una amalgama piuttosto consistente e dura. Se l’impasto risultasse un po’ troppo morbido aggiungere proporzionalmente, a proprio gusto, altro formaggio o pane grattato. Portare ad ebollizione il brodo, mettere l’impasto in un passaverdura avendo cura di scegliere la rotella con i buchi più larghi, porre il passaverdura sulla pentola e passare mentre il brodo bolle. Cuocere per due minuti. Questa è una ricetta semplice e veloce da preparare che richiede buon brodo. Il prezzemolo può essere sostituito dalla buccia di limone grattuggiata. |
PAPPA COL POMODORO
Ingredienti
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Preparazione
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400 gr di pane casereccio raffermo, 500 gr di pomodori freschi, 1 porro, 1 spicchio di aglio, 1 pezzetto di peperoncino rosso, basilico, olio di oliva extravergine, sale, pepe, 1 litro di acqua. |
Tritare finemente il porro, l’aglio, il peperoncino, il basilico e far soffriggere il tutto con 5 cucchiai di olio in un tegame piuttosto capace. Unire i pomodori tagliati a pezzi, salare e pepare. Far rosolare a fuoco basso per dieci minuti circa e aggiungere acqua e pane tagliato a fette. Cuocere con pentola coperta per circa 1 ora. Quando è pronta va servita, calda o tiepida, con un filo di olio di oliva crudo. Questo è un piatto famosissimo oltre che economico della cucina toscana. |
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