Con l’espressione “fame nervosa” si indica una situazione in cui si mescolano le emozioni con l’assunzione di alimenti, utilizzati per fronteggiare i propri stati d’animo.
Non sempre un attacco di fame risponde a una reale richiesta del nostro organismo. In molti casi, la necessità che ci spinge a ricercare spuntini e snack è di natura psicologica.
Le cause possono essere molteplici.
Si può mangiare perché ci si annoia e si vuole interrompere un’attività avvertita come monotona; per tristezza, cercando nel cibo e in particolare nei dolci, un motivo di consolazione; per rabbia, quando non si riesce a esprimere il proprio risentimento e ci si sfoga attraverso il cibo; per solitudine, quando i contatti sociali sono scarsi o poco gratificanti, e si ricerca la compagnia del cibo per colmare una sensazione di vuoto esistenziale.
Se siete vittime della fame nervosa e volete contenerne gli impulsi, alcune semplici abitudini alimentari possono essere d’aiuto.
Anzitutto, gustate il cibo in modo lento, in maniera tale da attivare i recettori gustativi della lingua deputati a trasmettere al cervello il senso di sazietà. Il tempo medio di attivazione di questi recettori è di 20 minuti, dunque sarà utile masticare molte volte ogni boccone e bere spesso acqua durante il pasto.
Mangiate cinque volte al giorno: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, spuntino pomeridiano e cena. Alcuni dietologi consigliano di saltare lo spuntino mattutino e di sostituirlo con uno spuntino serale, naturalmente leggero, da consumarsi due o tre ore dopo cena.
A pranzo e a cena scegliete della verdura come antipasto. Crudité in pinzimonio, ortaggi alla griglia o bolliti e insalata aiutano ad alimentarsi in modo sano e a smorzare un poco il senso di fame, evitando di abbuffarsi con un primo o un secondo piatto. Le verdure, essendo ricche di fibre, riempiono lo stomaco e tengono lontani lo stimolo della fame. Una raccomandazione: mangiate con la TV spenta, non leggete giornali o riviste. Insomma, non distraetevi dal rito quotidiano della tavola perché l’attenzione deve essere concentrata su ciò che si mangia e su come si mangia. Oltre ai tre pasti principali (colazione, pranzo e cena), concedetevi anche due spuntini, preferibilmente a base di frutta o yogurt.
Infine dedicatevi all’attività fisica. E, nei giorni in cui non vi è possibile, camminate per almeno 30 minuti. Spesso è sufficiente recarsi al lavoro parcheggiando l’auto a un chilometro dall’ufficio o scendere dal bus o dal metrò una o due fermate prima. Molto rilassante e d’aiuto per combattere l’insonnia è anche una passeggiata nei dintorni di casa dopo cena, basta sconfiggere la pigrizia e non buttarsi subito sul divano con la TV accesa.
Segnerete in questo modo molti punti a vostro favore nella battaglia contro la fame nervosa: brucerete le calorie in eccesso, distoglierete la mente dagli stimoli della fame, scaricherete le tensioni emotive e lo stress e otterrete quel senso di appagamento che ricerchereste altrimenti nel cibo.