Quando si parla di esposizione al sole e abbronzatura, tutti sanno che è indispensabile utilizzare i giusti prodotti per difenderci dai raggi solari dannosi alla nostra pelle. Non sempre però si hanno le idee chiare sull’argomento… Cosa sono esattamente raggi ultravioletti, raggi UV-A, raggi UV-B e raggi infrarossi? E perché dobbiamo proteggerci dalla loro azione?
Il Sole emette radiazioni che raggiungono la Terra. Le radiazioni che arrivano sul nostro pianeta si suddividono in
- 30% di radiazioni solari visibili perché sotto forma di luce
- 3% in raggi ultravioletti
- 67% in raggi infrarossi
I raggi ultravioletti (o raggi UV, dove UV sta per ‘ultraviolet’, ovvero ‘ultravioletto’) sono arbitrariamente suddivisi in tre categorie: raggi UV-A, raggi UV-B e raggi UV-C. I raggi UV-C non sono in grado di penetrare l’atmosfera che circonda la Terra, mentre i raggi UV-A e UV-B riescono a infiltrarsi attraverso gli strati atmosferici e portano con sé le radiazioni che permettono alla nostra pelle di cambiare colore.
Il cambiamento di colore è dovuto alla loro azione a livello del derma, dove i raggi UV-A e UV-B provocano una maggiore produzione di melanina, il pigmento bruno-nerastro presente, in forma di granuli, nel nostro organismo nell’epidermide, nei capelli, nei peli e nell’iride dell’occhio. In pratica, il colore della pelle dell’uomo è dovuto proprio alla melanina: più alto è il suo valore e più la pelle è scura. Di contro la mancanza congenita di melanina determina il fenomeno dell’albinismo, in cui la pigmentazione di pelle, capelli, peli e iridi risulta chiarissima.
L’esposizione ai raggi UV, quindi, provoca una maggiore produzione di melanina e la conseguente abbronzatura.
Vediamo nello specifico cosa succede quando la nostra pelle è colpita dai diversi raggi solari.
- I raggi UV-A giungono fino al derma, lo strato profondo e più compatto collocato sotto l’epidermide e costituito da tessuto connettivo, causando il deterioramento di collagene, elastina e capillari. È a causa loro che avviene il fenomeno di invecchiamento della pelle dovuto all’esposizione solare, con conseguente riduzione dell’elasticità della pelle e comparsa di rughe.
- I raggi UV-B sono meno invasivi dei raggi UV-A poiché svolgono la loro azione soltanto sulla superficie dell’epidermide, lo strato più superficiale della pelle. Tuttavia i raggi UV-B hanno la capacità di penetrare nel nucleo delle cellule epidermiche e , addirittura, alterare il DNA dando origine a formazioni tumorali quali neoplasie e melanomi.
- I raggi infrarossi sono radiazioni elettromagnetiche e il loro effetto sull’organismo è la cosiddetta vasodilatazione cutanea: il calibro dei vasi sanguigni aumenta e dà luogo a varie patologie, sia cutanee (es, couperose) che vascolari.
Ecco perché è importante prendere le dovute precauzioni prima di esporsi al sole per ottenere la tanto desiderata tintarella.
Le creme e gli oli solari vengono in nostro aiuto grazie ai due diversi tipi di filtri – fisici e chimici – che contengono.
I filtri fisici contengono sostanze che agiscono da “specchio”, riflettendo e disperdendo tutte le radiazioni contenute nei raggi solari, senza distinzioni. In genere, le creme con fattore di protezione più basso contengono solo filtri solari fisici, perciò è necessario spalmarsi la crema spesso e in dosi abbondanti, per avere una protezione ottimale.
I filtri chimici, invece, agiscono grazie alle molecole al loro interno, che invece di respingere i raggi assorbono l’energia delle radiazioni solari e la restituiscono in parte, sotto forma di calore. Ognuna di queste molecole assorbe una specifica lunghezza d’onda, quindi è attiva contro i raggi UV-A o UV-B). Per una copertura completa dell’intero spettro solare è bene scegliere una crema che associ più filtri chimici, garantendo un’azione combinata.
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