E’ stata pubblicata sulla rivista Gastroenterology una ricerca dell’Universitá Cattolica del Sacro Cuore di Roma – Policlinico Gemelli che ritiene come causa di sviluppo di fibrosi epatica grave in presenza di steatosi, una predisposizione genetica.
La steatosi epatica, è oggi in tutto il mondo la principale causa di malattie croniche del fegato.
Fino a poco tempo fa, a provocare le epatopatie erano soprattutto i virus dell’epatite C, dell’epatite B, e naturalmente l’alcol.
Con l’aumento dell’incidenza di obesitá e diabete, il fegato grasso è diventato la principale causa di danno epatico.
La causa è un eccesso di grassi nel fegato che a lungo porta a stati infiammatori, cirrosi e tumori.
L’iter che porta fino alle estreme conseguenze, nel caso della steatosi richiede un numero di anni abbastanza alto (fino a quaranta anni), che è comunque molto più alto di quelli necessari per la storia naturale di una malattia come l’epatite C.
Nello studio si è visto che i fegati più infiammati mostravano una aumentata espressione del fattore di trascrizione chiamato KLF6, una proteina-interruttore che regola diversi processi biologici, compresi i processi che danno luogo alla fibrosi epatica.
I ricercatori hanno cosí dimostrato che un difetto nel gene che regola l’espressione della proteina KLF6 riduce il rischio di una fibrosi grave. Se al gene difettoso infatti corrisponde una fibrosi meno sviluppata, significa che il gene è coinvolto in qualche modo nella progressione della malattia.
Vsb:t