Pesantezza alle gambe, crampi notturni, formicolio, gonfiore e bruciore.
Sono solo alcuni dei disturbi con i quali devono fare i conti ogni giorno ben sette milioni di italiane colpite da insufficienza venosa.
Il ‘gentil sesso’, infatti, rischia quattro volte di più dell’universo maschile di essere colpito delle patologie legate all’insufficienza venosa agli arti inferiori.
Rischio che aumenta in caso di gravidanza, con un’incidenza 1,3 volte superiore per chi ha avuto una sola gravidanza e 1,5 volte maggiore in caso di 2 o più figli.
E al Nord le gambe delle donne sono piu’ in ‘pericolo’ che al Sud, con un fattore di rischio di 1,4 volte superiore rispetto al Meridione.
A ‘fotografare’ le gambe delle italiane è uno studio epidemiologico realizzato nella primavera/estate del 2004 su un campione di oltre 19.000 italiani sottoposti a una visita flebologica gratuita nel corso della 3° edizione del progetto Antistax benessere per le gambe, promosso da Boehringer Ingelheim Italia.
Lo studio, presentato oggi in conferenza stampa, a Milano, ”conferma che ad aumentare il rischio di sviluppare la patologia – sottolinea Roberto Chiesa, direttore della cattedra di chirurgia vascolare dell’universitá Vita Salute San Raffaele di Milano – intervengono diversi fattori quali la familiaritá, l’etá e il tipo di attivitá fisica svolto.
”In particolare – aggiunge l’esperto – l’indagine ha messo in evidenza come la patologia colpisca le giovani donne, giá a partire dai 30 anni, costituendo un problema di salute ed estetico che può essere ovviato attraverso un’accurata prevenzione.
Prevenzione indispensabile per le donne, ma non solo. Benchè gli uomini siano meno a rischio, infatti, non sono certo immuni alle patologie generate da insufficienza venosa, come teleangectasie, varicositá extrasafeniche e varici safeniche in primis.
( Fonte: Adkronos/Yahoo.it )
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