Dagli ultimi giorni del mese di maggio è in libreria anche in Italia “La vera dieta anticancro”, un libro scritto da David Khayat, direttore del dipartimento di Oncologia dell’ospedale Salpetriere di Parigi e presidente dell’Istituto Nazionale dei tumori francese.
Nel volume (312 pagine, € 18.00) sono elencati tutti gli errori alimentari più diffusi le cui conseguenze sono tutte dimostrate scientificamente. Il contenuto del libro è destinato a sovvertire gran parte dei luoghi comuni che negli ultimi anni hanno preso piede grazie agli studi di altri luminari e altri istituti di ricerca. In particolare, il metodo di analisi seguito da Khayat e dalla sua équipe tende a dimostrare non tanto le proprietà cancerogene o anticancro di alcuni cibi, ma le condizioni reali di questi stessi cibi quando vengono assunti dall’organismo. Per esempio, molto del pesce che consumiamo giunge sulle nostre tavole talmente inquinato da mercurio, piombo, arsenico e cadmio che i danni arrecati sono ben superiori ai benefici. E ancora, l’assunzione di vitamina A pare faciliti la formazione di cancro al polmone nei fumatori, mentre la vitamina E incrementa del 40 per cento il cancro alla prostata. Perfino il latte è sotto accusa, ritenuto responsabile dell’insorgenza di questo stesso tumore se la dose giornaliera di calcio di origine casearia risulta superiore a 2 grammi al giorno.
Grandi alleati nella lotta contro il cancro, sostiene Khayat, sono invece prugne secche, uvetta e mirtilli (fra la frutta) e cavolo riccio, spinaci e cavoletti di Bruxelles fra le verdure. A chi credere? Non sappiamo. Certo, il vecchio adagio che ci ricorda di mangiare un po’ di tutto con misura non sbaglia mai. Così come il suggerimento di una vita sana, ricca di movimento fisico da praticare quotidianamente, con costanza e moderazione.
Vsb:t