“Verso Londra 2012” è un appuntamento periodico che ci seguirà fino all’inaugurazione delle prossime Olimpiadi di Londra, presentandoci vari sport in una serie di schede sintetiche. Storia, tecnica, personaggi, luoghi relativi a specialità sportive note e meno note, tutte ugualmente affascinanti: discipline di squadra e individuali che hanno alla base non solo motivazioni agonistiche ma anche, se non soprattutto, l’attenzione per la preparazione fisica dell’atleta. Dopo il golf, proseguiamo la rassegna con il tennis, uno sport che ha avuto un rapporto altalenante con le Olimpiadi: presente dal 1896 (Atene) fino a Parigi (1924), fu reinserito nel programma dei Giochi soltanto a Seoul (1988).
La sua storia
Secondo alcuni storici, qualcosa di simile al tennis veniva praticato dagli antichi Romani, soprattutto nella parte più orientale dell’impero. Svetonio lo chiama “pila trigonalis”, ma non ne tramanda con esattezza le regole. In secoli più recenti, fra Rinascimento ed età barocca, il francese jeu de paume e l’italo-francese pallacorda si affermarono come antenati diretti del tennis, il primo giocato con il palmo della mano coperto da un guanto, il secondo con una sorta di rudimentale racchetta. In Italia, il primo campo da tennis fu realizzato a Bordighera (Imperia) nel 1880.
Come si gioca
Il tennis moderno vede sfidarsi due (singolare) o quattro (doppio) giocatori che si fronteggiano occupando ciascuno una metà del campo di gioco, con le aree delimitate in modo speculare. A dividere le due metà del campo, una rete tesa latitudinalmente. Le regole del gioco e le dimensioni del campo di gioco sono lievemente differenti fra “singolare” e “doppio”. In entrambi i casi, lo scopo del gioco è colpire una palla con la racchetta (vietato il contatto diretto con il corpo, testa esclusa) facendole superare l’ostacolo della rete, cercando di mettere in difficoltà l’avversario che la deve a sua volta colpire dopo non più di un rimbalzo. Il fondo del campo di gioco può essere in terra battuta, materiale sintetico, erba o cemento.
Gli strumenti di gioco
La racchetta usata dai giocatori professionisti o dilettanti ha subito nel corso degli anni diverse modifiche. La più importante è senz’altro quella dell’adozione del telaio in grafite, avvenuta verso la fine del secolo scorso, che ha definitivamente sostituito quelle in legno o in altre leghe metalliche. Le corde intrecciate, che inizialmente erano in budello animale, sono oggi di nylon o altro materiale plastico di sintesi. La pallina è invece di gomma rivestita di feltro, ha un diametro di 6 centimetri e pesa 58 grammi. Soggette a rapida usura, le palline vengono ripetutamente cambiate durante lo svolgimento delle gare ufficiali.
I campioni
Nel corso di ogni anno vengono stilate classifiche (ranking) fra i migliori tennisti mondiali, per giocatori e giocatrici. Nel 2010 il ranking maschile vede nei primi posti lo svizzero Federer, il serbo Djokovich, lo spagnolo Nadal, l’inglese Murray, l’argentino Del Potro. Il vertice della classifica femminile annovera invece atlete come le americane sorelle Williams, la danese Wozniacki, la serba Jankovic, la russa Safina. Ma nella storia del tennis mondiale si sono ormai conquistati una fama intoccabile campioni come Jimmy Connors, Björn Borg, John McEnroe, Ivan Lendl, Mats Wilander, Stefan Edberg, Boris Becker e campionesse quali Chris Evert, Martina Navratilova, Steffi Graf, Monica Seles.
La preparazione fisica
La pratica, anche amatoriale, del tennis richiede un tenore atletico notevole. Nel corso di ogni partita, infatti, ogni parte del corpo può essere sollecitata, soprattutto a causa della imprevedibilità dello sviluppo del gioco. Per questo motivo, il nostro consiglio è quello di mantenersi sempre efficienti e attivi, anche e soprattutto lontano dai campi: l’ideale, per chi vuole esprimersi a un certo livello, è dotarsi di una piccola palestra domestica. Fatevi venire qualche idea visitando il nostro shop.
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