Lo zenzero è una pianta originaria dell’Estremo Oriente ma la cui coltivazione si è ormai estesa ad altre parti del globo anche in forma domestica, necessitando per la sua crescita di un clima tropicale o subtropicale facilmente ottenibile anche artificialmente, in vaso. India e Cina sono comunque i maggiori produttori mondiali di questa spezia e da lì provengono i rizomi, la parte radicale carnosa della pianta destinata all’alimentazione umana, apprezzata per il suo gusto piccante e fresco allo stesso tempo, che ricorda vagamente quello del limone. La denominazione con cui lo zenzero è universalmente noto è quella inglese di “ginger”, vocabolo che spesso viene utilizzato per definire persone o cose frizzanti e imprevedibili, proprio come il sapore di questo ingrediente di cibi e bevande rivitalizzanti.
Ricco di salutari principi attivi
Il rizoma dello zenzero contiene tutti i principi attivi, soprattutto olii essenziali e resine, che sviluppano la loro massima efficacia nel prodotto fresco ma si mantiene ottimo al gusto anche nella forma essiccata o polverizzata. Dal rizoma di zenzero essiccato si possono ricavare anche dei piccoli bastoncini da utilizzare come spiedini aromatici per infilzarvi carni, pesce e verdure. Nella cucina giapponese, lo zenzero è di norma servito caramellato con il sashimi, in tutta l’Indocina è ingrediente di molte zuppe e salse e in tutto il mondo anglosassone è fondamentale per la preparazione di una bevanda analcolica, il ginger ale, usata come aperitivo o come base per molti cocktails, che si può produrre sia industrialmente sia artigianalmente, con risultati di gusto nettamente a favore della seconda ipotesi. Lo zenzero possiede diverse proprietà: stimola la digestione e la circolazione periferica, è un antinfiammatorio e un antiossidante ed è fantastico per i postumi mattinieri di chi la sera prima ha alzato un po’ il gomito, come sostiene Archie Goodwin, assistente del famoso investigatore privato Nero Wolfe.
Tante proprietà, poche controindicazioni
Può inoltre diminuire il dolore causato dall’artrite, avere proprietà anticoagulanti e regolare il colesterolo. Alcune di queste proprietà lo fanno considerare da alcune farmacopee, soprattutto orientali, un vero e proprio medicinale: ma la Food And Drugs Administration statunitense si limita prudentemente a definirla come una “sostanza genericamente considerata salubre”. In Italia è merceologicamente considerato una spezia e nella grande distribuzione lo troviamo secco e in polvere, in boccetto o dispenser e fresco nei banchi refrigerati di frutta e verdura. Il suo consumo è sconsigliato soltanto a chi soffre di calcoli biliari, perché lo zenzero stimola il rilascio di bile dalla cistifellea. Come tutte le spezie, però, se ne raccomanda un uso moderato.
Lo zenzero in cucina
Lo zenzero non fa parte della nostra cultura alimentare e quindi le ricette tradizionali non ne prevedono l’utilizzo. Ma con un po’ di fantasia, grazie alle sue caratteristiche organolettiche, potremo rinnovare alcuni piatti quotidiani o inventarne di nuovi che, in virtù delle sue proprietà salutari, potrebbero entrare a pieno titolo nella nostra dieta. Il profumo di zenzero si sposa benissimo con il pesce bollito o arrosto: basta aggiungerne qualche pezzettino durante la cottura. Anche la carne di pollo alla griglia ne trae giovamento, come pure quella di maiale. Può anche sostituire l’aglio nei battuti di base per la preparazione di ripieni di verdure (biete, spinaci, patate) per ravioli o cannelloni, oppure essere utilizzato come ingrediente di ricche insalate oppure ancora divenire un ottimo digestivo se candito e consumato a fine pasto come dolce sfizioso.
Vsb:t