Tra Natale e Capodanno, secondo la Coldiretti, si stapperanno 80 milioni di bottiglie di spumante e champagne. Ma che effetti hanno sulla nostra salute tutti questi brindisi?
Come al solito ” è la dose che fa il veleno ” , l’ alcool è un alimento anomalo, possiede un buon potere calorico ma è anche un agente tossico in grado di creare conseguenze morbose quando sfocia nell’abuso e nella dipendenza.
L’abuso di bevande alcoliche ogni anno provoca direttamente o indirettamente: tumori, cirrosi epatiche, omicidi, incidenti e malattie croniche.
Sono sempre più numerosi gli adolescenti che consumano alcol : nel 2005, l’ISTAT ha rilevato che la diffusione del consumo di alcol mostra un trend sostanzialmente stabile negli ultimi 8 anni, con un lieve aumento nel 2001, ed incrementi significativi tra i giovani, in particolare tra le donne.
Dalla comparazione tra il 1998 (anno a partire dal quale sono stati utilizzati quesiti confrontabili con l’indagine attuale) ed il 2005 emerge che la quota di consumatori di alcol tra le persone di almeno 14 anni è stabile, intorno al 70% . Tra le giovani donne di 18-19 anni si osserva invece un incremento dal 53,3% al 56,3% , e tra le giovani di 20-24 anni dal 57,6% al 60,4% .
I giovani tra gli 11 e i 15 anni che hanno bevuto alcolici nell’ultimo anno arrivano al 19.5% .
Fra i problemi di tipo medico dovuti alla dipendenza da alcol figurano la sindrome da astinenza alcolica , psicosi , epatiti , cirrosi , pancreatiti , deficit di tiamina , neuropatie , forme di demenza e cardiomiopatia.
Vi è un rapporto dose-risposta tra il consumo quotidiano di alcol e l’aumento della pressione arteriosa, del rischio di cirrosi, ictus emorragico e di tumore dell’orofaringe, della laringe, dell’esofago e del fegato.
Molti studi hanno segnalato un modesto incremento nella frequenza di tumore alla mammella tra le giovani donne che assumono più di 200 ml di vino o 80 ml di alcolici e superalcolici al giorno e più, anche se il nesso causale non è stato ancora dimostrato definitivamente.
Tre vasti studi, che hanno preso in esame oltre 500.000 soggetti di entrambi i sessi, hanno segnalato un aumento di tutte le cause di mortalità in uomini che bevevano più di 400ml di vino o 160 ml di alcolici e superalcolici al giorno e in donne che bevevano più di 200 ml di vino o 80 ml di alcolici e superalcolici al giorno.
Tra le bevande più amate il primo posto spetta al vino . Il vino rosso è dotato di spiccate attività antiossidanti grazie alla presenza di polifenoli . Il più studiato tra questi è il resveratrolo che cattura e neutralizza i radicali liberi , aiutando il nostro organismo a prevenire tutte le malattie degenerative legate ad un precoce invecchiamento cellulare.
Svolge, inoltre, un’importante azione protettiva nei confronti delle patologie cardiovascolari.
Attenzione ai solfiti presenti nel vino bianco , che servono a renderlo stabile (il vino bianco è meno stabile del rosso, quindi servono più solfiti) e a fermare il naturale processo di fermentazione: ad alcune donne la loro presenza può causare mal di testa .
La birra è al secondo posto nella hit parade delle bevande più amate, ha una gradazione alcolica inferiore al vino, un potere calorico più basso, ma se ne beve di più.
Le lattine contengono 330 ml al posto dei 150 del bicchiere di vino al pasto e i boccali addirittura 400 ml. Anche la birra contiene antiossidanti come gli acidi fenolici ed è anche una fonte di vitamine del gruppo B che rinforzano pelle e capelli .
I superalcoli (grappa, limoncello, amari, gin, wishky, etc..) hanno un contenuto alcolico non inferiore ai 30 gradi con un impatto calorico elevato ed alcuni (ad esempio il limoncello) hanno un contenuto zuccherino molto alto.
I cocktail che si prendono all’happy hour spesso sono alcolici e ricchi di sostanze zuccherine quindi attenzione a quello che scegliamo.
Quante calorie?
1 bicchiere di vino da 150 ml. fornisce circa 100 kcal. |
1 lattina di birra da 330 ml fornisce 112 kcal. |
1 cocktail fornisce mediamente 120 kcal |
1 bicchiere di cognac da 40 ml. fornisce 94 kcal |
Quando vino e alcolici sono vietati
- Durante la gravidanza . L’ alcol oltrepassa la barriera placentare e può provocare problemi allo sviluppo del feto .
- Se si è ammalati di cirrosi . L’ alcol ha un’ azione tossica diretta sul fegato , determina un’infiammazione cronica delle cellule epatiche, costrette a smaltire un surplus di tossine.
- Durante l’allattamento , poiché influenza il gusto del latte materno .
- Nell’adolescenza .
- Nei sofferenti di cuore perché l’etanolo è cardiotossico e responsabile de almeno il 40% dei casi di cardiomiopatia dilatativa.
- Quando si deve guidare, poiché svolge un’azione negativa sui riflessi e sulla valutazione del pericolo.
- Quando si assumono alcuni farmaci come gli ansiolitici o antidepressivi , la cui azione viene inibita o potenziata dall’alcol. L’alcol riduce l’assorbimento di alcuni antibiotici e potenzia la sonnolenza data dagli antistaminici.
E se una sera abbiamo festeggiato “troppo”…?
L’ acido citrico presente nel limone calma i conati di vomito e aiuta la digestione . Bisogna comunque bere molto, acqua, tè verde e spremute per tamponare l’effetto dell’alcol. Tra i rimedi naturali più antichi il cosiddetto ” canarino ” formato da acqua bollente nella quale è immerso il succo di un limone e la sua buccia . |
False credenze sull’alcol
- 1. Non è vero che l’alcol aiuti la digestione; al contrario la rallenta e produce ipersecrezione gastrica con alterato svuotamento dello stomaco.
- 2. Non è vero che il vino faccia buon sangue; è vero invece che un abuso di alcol può essere responsabile di varie forme di anemia e di un aumento dei grassi presenti nel sangue.
- 3. Non è vero che le bevande alcoliche dissetino ma, al contrario, disidratano: l’alcol richiede una maggior quantità di acqua per il suo metabolismo, e in più aumenta le perdite di acqua attraverso le urine, in quanto provoca un blocco dell’ormone antidiuretico.
- 4. Non è del tutto vero che l’alcol ci riscaldi. In realtà la vasodilatazione di cui è responsabile produce soltanto una momentanea e ingannevole sensazione di calore che in breve, però, comporta un ulteriore raffreddamento del corpo e che, in un ambiente non riscaldato, aumenta il rischio di assideramento.
- 5. Non è vero che l’alcol aiuti a riprendersi da uno shock: al contrario, provocando vasodilatazione periferica, determina un diminuito afflusso di sangue agli organi interni e soprattutto al cervello.
- 6. Non è vero che l’alcol dia forza. Essendo un sedativo produce soltanto una diminuzione del senso di affaticamento e di dolore. Inoltre solo una parte delle calorie da alcol possono essere utilizzate per il lavoro muscolare. Da Linee Guida 2003 (INRAN)
Quanto vino nella dieta?
La dose quotidiana di alcol che una persona in buona salute può concedersi senza incorrere in gravi danni non può essere stabilita da rigide norme, poiché le variabili individuali sono davvero tante: quella che è considerata una dose moderata per un individuo può essere eccessiva invece per un altro.
Per gli adulti sani il consumo giornaliero di vino è :
3 bicchieri per l’uomo;
2 bicchieri per le donne.
Tale quantità, da assumersi durante i pasti , deve essere intesa come limite massimo oltre il quale gli effetti negativi cominciano a prevalere su quelli positivi.
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