Finalmente ho consegnato all’editore il manoscritto del libro che stavo scrivendo, così mi lascerà finalmente un po’ tranquillo e io potrò farmi venire qualche idea su come sbarcare il lunario in attesa di qualche buona notizia dal mondo dell’editoria. Intanto, constato che sarebbe opportuno che io ricominciassi a vedere un po’ di gente dell’ambiente… giornalisti, fotografi, editori, intellettuali vari…
Qualche opportunità di lavoro in più può derivare anche da questi incontri. Oltre tutto, in questo periodo Silvietta non c’è: è andata a Roma ad aiutare una sua cara amica d’infanzia a sistemare la casa dopo il trasloco, per cui posso organizzarmi tranquillamente per una serata di pubbliche relazioni.
La notte dei film e delle chiacchiere…
Faccio correre la voce, spedisco qualche invito via mail, mando qualche SMS e siamo già in una dozzina di persone, il numero massimo che casa mia può sopportare. Venerdì sera, verso le 20,00, cominciano ad arrivare: nel giro di mezz’ora ci sono tutti. La convocazione era chiara: ognuno porta qualcosa da mangiare e/o da bere, ognuno porta un film in DVD da cui scegliere le scene giudicate migliori e poi commentarle tutti insieme. Un programma intenso ci attende, quindi non c’è tempo da perdere. Si comincia con “The Blues Brothers” di John Landis, con la scena proposta da Alberto, quella in cui Elwood e Jack Blues entrano nel negozio di strumenti musicali di Ray Charles, cieco dalla mira infallibile. E poi la serata si dipana fra gli scenari giapponesi dell’Akira Kurosawa di “Kagemusha, l’ombra del guerriero; le suggestioni extraterrestri di Stanley Kubrick impegnato nella regia di “2001. Odissea nello spazio”; il cinema visto “dentro” il cinema di “Effetto notte” di Truffaut; le giostre surrealiste del Fellini di “8 1/2”… in sintesi: tanti capolavori del cinema analizzati e riletti da un branco di intellettualoidi milanesi che non hanno niente di meglio da fare per vivacizzare una serata in compagnia.
… di un’alimentazione dissennata…
Mentre la visione degli spezzoni di film continua incessantemente, anche l’aspetto gastronomico della serata prosegue a dipanarsi con regolarità. Lasagne al forno, parmigiana di melanzane, patatine fritte, cacciatorini, insalata di riso, formaggi freschi e stagionati… e ancora vini e birre in quantità. Per fortuna che, alla fine di tutto (verso le 4 di mattina), ognuno dei convitati è stato costretto a ricondurre a casa gli avanzi di quello che aveva portato, altrimenti mi sarei ritrovato la casa invasa da cibi ipercalorici che mi avrebbero tentato per tutta la settimana successiva. E siccome, come sapete, a me piace nutrirmi in modo responsabile, faccio due rapidi conti per capire di quanto ho esagerato. Una porzione scarsa di lasagne fanno 500 kcal, le melanzane alla parmigiana abbondanti sono oltre 400, le “innocue” patatine chips (un sacchettino da 50 g) 260 kcal, un salamino cacciatorino 430, due cucchiaioni di insalata di riso (buona, ma quanto olio ci ha messo Dimitri!) quasi 300, una mezza burrata circa 200 kcal e un bel pezzo di parmigiano-reggiano (ottimo, l’ha portato Bob che è originario di Reggio Emilia e sa dove andare ad acquistarlo) fanno comunque altre 390 kcal. E chi ha il coraggio di fare il totale? Ah, a mia parziale scusante, non ho mangiato pane, se non pochissimo, e ho bevuto solo birra: due medie chiare, cioè altre 350 calorie…
… e una malinconica fine serata.
Se ne sono andati ormai tutti, o quasi. Sdraiata sul divano, offrendomi un generoso panorama sulle sue gambe ben tornite, s’è addormentata Maristella, un’amica fotografa alla quale qualche anno fa ho fatto il filo per mesi… Avrei voglia di svegliarla e chiacchierare un po’ con lei, poi si sa come vanno queste cose… Silvietta è lontana e l’occasione fa l’uomo ladro, come dice il proverbio… Mi avvicino con l’intenzione di interrompere il suo sonno ma lei mi precede, spalancandomi di colpo i suoi occhi neri in faccia e chiedendomi: “Che intenzioni hai?”. Io, stupito e imbarazzato, farfuglio qualcosa di gutturale ma una certa espressione nel mio sguardo l’ha ormai convinta che avrei potuto/voluto approfittare dell’occasione. Maristella è molto ferma e risoluta. “Senti, Paolo, tu mi piaci da anni. Sono stata scema a non accettare il tuo corteggiamento tempo fa, ma adesso tu stai con Silvietta che è anche mia amica e io non voglio problemi. E poi, lasciatelo dire, con tutto quello che hai mangiato e bevuto stasera anche se ti concedessi le mie grazie chissà che bella figura faresti!”. E raccattato il suo cappotto, se ne andò con un ultimo sorriso e un cenno della mano.
Ritorno al buon senso
Penso che tutto sommato Maristella avesse ragione. Adesso mi addormento subito perché mi sento quasi male per le insulse cose che ho mangiato stasera, ma domattina al risveglio saprò cosa fare: yogurt, caffè, spremuta d’agrumi e tanto esercizio fisico sul mio tapis roulant di ottima marca. Basteranno due sedute da un’ora e mezza al 75% della mia frequenza cardiaca per tornare quasi come prima.
Vsb:t