Due ortaggi facili da reperire per tutto l’anno, ricchissimi di proprietà nutrizionali. Conosciamoli meglio per alimentarci consapevolmente.
La carota
La carota è un ortaggio molto diffuso: più precisamente, con questo nome si identifica una pianta erbacea della famiglia delle Ombrellifere che cresce spontaneamente in Europa, Asia e NordAfrica e, coltivata anche in serra, in ogni parte del globo. Ha bisogno di molto sole e predilige i terreni aridi e sassosi. La parte edibile della carota è la radice, di colore variabile dal giallo chiaro al nero: un fittone cilindrico o conico lungo dai 10 ai 20 cm, avente un diametro medio di un paio di centimetri.
Il finocchio
Anche il finocchio è un ortaggio di grande diffusione, coltivato però soltanto a partire dal XVI secolo. Come la carota, è una pianta erbacea appartiene a una sottospecie delle Ombrellifere, già nota fin dall’antichità nella sua versione selvatica. Come la carota, del finocchio si consuma la parte radicale (fittone), e in particolare il caratteristico grumolo bianco, che ha la funzione di guaina protettiva della radice stessa. Più o meno di forma tondeggiante, può raggiungere i 15 cm di altezza per altrettanti di base.
Due ortaggi, tante proprietà
La grande ricchezza della carota risiede soprattutto nell’elevato contenuto di vitamina A, carotene e provitamina A. Ciò la rende preziosa nell’età della crescita per la sua caratteristica di favorire lo sviluppo dei tessuti corporei; a ogni età, aiuta a mantenere la pelle morbida, ha proprietà cicatrizzanti e antisettiche per lo stomaco e l’intestino, rinforza le ossa e i denti e contribuisce a prevenire i danni causati dai radicali liberi. Benefica anche per la vista. Oltre a una gran quantità di sali minerali, presenta anche svariate sostanze aromatiche che facilitano la digestione e contiene docarina, un efficace vasodilatatore.
Il finocchio, ricchissimo di sostanze estrogene naturali, è prezioso per le donne per il suo effetto equilibrante sui livelli ormonali, favorendo la regolarità del ciclo mestruale, e come prevenzione per il tumore al seno. Ha anche proprietà curative contro le disfunzioni epatiche e, per gli atleti, previene o limita la predisposizione agli spasmi muscolari. Naturalmente ricco di svariate vitamine e sali minerali, è efficace contro gotta, inappetenza, reumatismi, nausea e areofagia.
Meglio crudi
Anche se carota e finocchio si prestano a numerose preparazioni gastronomiche, consumarli crudi è il modo migliore per apprezzarne le proprietà. Il loro sapore pieno, fresco e gustoso rende infatti superfluo l’uso di olio e sale. Degustati a fine pasto o come intermezzo fra varie portate stimolano l’appetito e rendono più facile la digestione. Se proprio non vogliamo rinunciare ai grassi, consigliamo di condirli con una “vinaigrette” leggera: 1/3 di olio extravergine di oliva, 1/3 di aceto di mele, un 1/3 di vino bianco e poco più di un’idea di pepe bianco macinato al momento. Facoltativa una punta di coltello di senape.
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