ISTAT: in sovrappeso 3 italiani su 10.
I dolcificanti sono presenti in una vasta gamma di alimenti: dalle conserve di frutta alle zuppe in scatola o disidratate, dai biscotti ai gelati, dalle bevande alcoliche alle gomme da masticare fino ai prodotti vitaminici ed ai farmaci.
La scelta della molecola dipende dal tipo di alimento, dalle proprietà fisico-chimiche (solubilità, cristallizzazione,attività antiossidante), dalla resistenza al calore,dalla stabilità nel tempo e dalla eventuale presenza di retrogusto e proprio per evitare quest’ultima ipotesi è frequente la combinazione di più molecole.
I cosiddetti “grandi obesi“, cioè le persone che superano i 130 chili di peso, sono ormai un vero e proprio esercito. Circa un italiano su dieci porta infatti la taglia extra-large e ben 3 su 10 sono sovrappeso.
In totale, in Italia, sono ben 4 milioni gli obesi, con un aumento del 25% rispetto al 1994, i soggetti sovrappeso sono invece 15 milioni (non sono aumentati dal 1994).
Crescendo l’età cresce il rischio obesità: i giovani extra-large sono solo il 2% mentre il valore massimo della grassezza si raggiunge dopo i 55 anni quando gli obesi raggiungono il 15% della popolazione.
La concentrazione maggiore è al Sud dove l’11,4% della popolazione è extra-large contro il Nord-Ovest dove raggiunge solo il 7,5%.
Dallo studio Istat risulta una correlazione tra obesità e condizioni socio-economiche svantaggiate e tra obesità e basso livello di istruzione.
Tra gli adulti con un livello di istruzione medio alto infatti la percentuale degli obesi è del 4,5%, mentre sale al 15% tra gli adulti con scolarizzazione fino alla licenza elementare.
Dall’indagine risulta che il popolo dei grassi, oltre a soffrire di cattiva salute, soffre anche di stress e il 18% cerca di diminuire il peso corporeo con diete ipocaloriche.
Persone di 18 anni e più per indice di massa corporea.
Settembre-dicembre 1999, composizioni percentuali
Vsb:t