Il Ministro della Salute professor Ferruccio Fazio a proposito delle contaminazioni da Escherichia coli, dichiara: “La situazione è sotto controllo, non deve generare allarmismi e non deve modificare le nostre abitudini alimentari, a cominciare dal consumo di verdura e frutta cruda dopo averla lavata”.
L’ Escherichia coli ( E.Coli ) è un batterio che vive nell’intestino dell’uomo e degli animali e non crea particolari problemi, tuttavia i ceppi di E.coli produttori di verocitotossina o Shiga-tossina (VTEC oppure STEC) sono patogeni enterici che producono una potente tossina responsabile di gravi forme morbose nell’uomo. La manifestazione clinica associata ad infezione da VTEC varia dalla diarrea acquosa, alla colite emorragica e alla Sindrome Emolitico Uremica (SEU). Quest’ultima è la manifestazione più grave delle infezioni da VTEC e colpisce soprattutto i bambini. La SEU rappresenta la causa più importante di insufficienza renale acuta nell’età pediatrica, in particolare nei primi anni di vita. È caratterizzata da anemia emolitica, piastrinopenia e insufficienza renale acuta di grado variabile, sino alla necessità di trattamento dialitico sostitutivo. Il 25% – 30% dei pazienti colpiti da SEU può essere interessato da complicazioni neurologiche. Nella fase acuta, la SEU può essere fatale nel 3-5% dei casi ed una percentuale simile può sviluppare insufficienza renale cronica (Mirella Taranto -Istituto Superiore di Sanità, 03/06/2011).
Ecco le regole di igiene elaborate dal Ministero della Salute il 01 giugno 2011:
Lavarsi frequentemente le mani dopo aver maneggiato alimenti
Lavare a fondo le verdure
Evitare il consumo di carne cruda
Lavare bene coltelli, taglieri e altri utensili usati per la preparazione dei cibi
Evitare di utilizzare senza lavare lo stesso tagliere e/o utensile per più alimenti
Lavare bene le mani prima di manipolare i cibi e dopo aver usato la toilette.
Risposte ad alcune domande:
1. Come può avvenire la contaminazione degli alimenti?
La contaminazione può avere origine da acqua contaminata o fertilizzanti naturali. Il patogeno può essere trasmesso anche con la preparazione dei cibi. La contaminazione può essere diretta o indiretta attraverso le mani, l’attrezzatura, i coltelli e/o altri utensili di cucina.
2. Come può essere ridotto il rischio di infezione ?
Innanzitutto il rispetto delle comuni regole d’igiene riduce il rischio di infezione:
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prima della preparazione di cibi o dopo il contatto con alimenti crudi, lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone e asciugarle bene
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conservare e preparare la carne cruda separatamente dagli altri cibi (frutta e verdura), ad esempio in caso di barbecue usare taglieri, piatti e pinze separati
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pulire accuratamente, sciacquare con acqua calda e asciugare le superfici e gli oggetti dopo un contatto con alimenti crudi, i suoi involucri o l’acqua di condensa
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lavare accuratamente frutta e verdura crude prima del consumo (possibilmente con acqua calda, strofinandole energicamente per almeno 30 secondi) e, se necessario pelarle.
Lavare e sbucciare successivamente frutta e verdura, pur non eliminando completamente i germi, riduce la carica batterica e quindi il rischio di infezione.
3. Come può essere eliminato il batterio E. Coli?
Il batterio può essere eliminato con il calore della cottura.
La temperatura di 70° C (misurata al centro dell’alimento…) deve essere raggiunta e mantenuta per almeno due minuti.
Il comune processo di riscaldamento per la produzione di confetture e conserve porta all’inattivazione del batterio; anche nel caso di cetrioli in salamoia, la combinazione di trattamento termico, il basso pH e il contenuto salino costituiscono una sufficiente garanzia.
4. Ci sono problemi per le persone che si recano (o provengono) in Germania?
Poiché la quasi totalità dei casi di infezione è circoscritta alla zona di Amburgo, si consiglia a chi si debba recare nel Nord della Germania di non consumare verdura e frutta crude e di non bere acqua di rubinetto, questo ovviamente finché la causa dell’epidemia non sarà stata accertata.
Le persone che hanno recentemente soggiornato in Germania devono prestare attenzione alla comparsa di sintomi gastroenterici e nel caso di diarrea emorragica devono rivolgersi al proprio medico.
Vsb:t