Il cuore è irrorato dalle arterie coronariche, che derivano direttamente dall’aorta. Vi sono due arterie principali, una a destra e una a sinistra, che si suddividono e si ramificano più volte per portare sangue ossigenato e sostanze nutritive al cuore. Secondo le ultime stime in Italia muoiono oltre 80.000 persone ogni anno per malattie coronariche e oltre la metà di infarto. Negli USA si parla di oltre 1 milione e mezzo di persone colpite da infarto.
I numeri sono spaventosi:
- Ogni 6 minuti un italiano è colpito da un infarto
- Ogni anno sono colpiti da infarto 150 mila italiani
- La metà degli italiani colpiti da infarto ha un’età inferiore a 60 anni
- 1/4 delle morti si verifica nelle prime 2 ore della malattia e quasi sempre prima del ricovero in ospedale mentre la mortalità nelle Unità di cura intensiva coronarica è del 9-11%
- Durante i primi 12 mesi dopo l’infarto, la mortalità è del 10-13% e, successivamente, del 4/6% all’anno
- Il 10% dei malati ha un secondo infarto entro 1 anno (dati Centro per la Lotta contro l’Infarto).
Quando le coronarie si ammalano, cioè si ha un accumulo di grasso nelle loro pareti, si parla di aterosclerosi, la prima causa di infarto.
È possibile prevenire questa terribile patologia modificando lo stile di vita. Ecco cosa fare:
- Combattere il sovrappeso e l’obesità . Quando ci si accorge di essere in sovrappeso bisogna correre immediatamente ai ripari. Per perdere peso in salute occorre affidarsi a mani esperte e seguire le indicazioni che sapranno fornirci. È inutile fare diete lette sui giornali o fatte da amici, la vera terapia dietetica è personalizzata e somministrata da un professionista sia esso dietologo o dietista. E’ anche cosigliato fare attività fisica, e se non volete iscrivervi in palestra vi consigliamo il tapis roulant
- Fare attività fisica . L’esercizio fisico, oltre a permettere un controllo del peso, migliora la respirazione e favorisce il benessere del cuore. Un’attività anche relativamente poco impegnativa, come camminare a passo spedito a 4-5- km all’ora per 3 -4 volte alla settimana, può ridurre il rischio cardiovascolare del 40%. Consigliamo inoltre l’utilizzo della cyclette e dell’ ellittica
- Smettere di fumare . Il fumo rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare. La nicotina favorisce il restringimento del calibro arterioso e modifica la normale componente di grassi nel sangue. L’incremento delle lipoproteine LDL, che tendono a mantenere il colesterolo all’interno dei vasi, causa quindi il rischio di occlusioni vascolari. Il danno apportato dal fumo alle arterie interessa l’intero apparato vascolare, ma si concentra soprattutto sulle arterie iliache, le due biforcazioni dell’aorta che riforniscono di ossigeno gli arti inferiori e le coronarie. I benefici per la salute si avvertono appena si smette di fumare: ci si sente subito meglio e dopo pochi mesi si ha una progressiva riduzione dei pericoli per il cuore.
- Contenimento del colesterolo entro i 200 mg . Effettuare esami del sangue almeno 1 volta all’anno è una buona pratica preventiva. Oltre al colesterolo è importante controllare anche la glicemia e i trigliceridi. Nel caso di valori al di fuori dei limiti è opportuno seguire una dieta mirata al problema.
- Sane abitudini alimentari . Una sana e corretta alimentazione ricca in legumi, cereali, frutta e verdura è alla base di uno stile di vita a favore del cuore. Anche il vino se assunto con moderazione può essere d’aiuto al sistema circolatorio. Infatti studi epidemiologici hanno indicato che un consumo moderato di vino riduce il rischio di malattia cardiovascolare. Sono responsabili di questo effetto protettivo sia la componente alcolica che quella non alcolica del vino, che agiscono con meccanismi differenti e complementari. Infatti, un moderato consumo di etanolo determina l’aumento del colesterolo HDL (quello “buono”), previene l’aggregazione piastrinica ed aumenta la fibrinolisi.
- Combattere lo stress . È ben documentato che la pressione emozionale può provocare una vasocostrizione diminuendo l’irrorazione sanguigna del miocardio (il muscolo del cuore). Ciò favorisce lo sviluppo di depositi arteriosclerotici nei vasi sanguigni. Inoltre degli studi indicano che, in caso di sollecitazioni psichiche, nell’organismo si svolgono dei processi infiammatori di minima entità conseguenti ad un aumento della secrezione di determinati ormoni, che pure hanno ripercussioni negative. Recenti studi sulle pedane vibranti hanno dimostrato che questi attrezzi aumentano la produzione dell’ormone del benessere, inoltre è un valido strumento per l’attività fisica. Ecco la nostra gamma di pedane vibranti sui vasi sanguigni. E lo stress influisce anche sulla coagulazione del sangue.
- Controllare regolarmente la pressione . La pressione arteriosa è la pressione del sangue esercitata dal cuore sulla parete delle arterie durante le fasi di attività cardiaca, rappresentate dalla contrazione del ventricolo sinistro (sistole) e dal suo rilassamento (diastole). In fase sistolica si rileva il valore massimo di pressione (pressione sistolica o massima), mentre in diastole il valore minimo (pressione diastolica o minima). Si parla di ipertensione arteriosa quando la pressione sanguigna è più alta del normale; il cuore deve faticare di più per spingere il sangue in circolo e, a lungo andare, questo stato porta al danneggiamento dei vasi arteriosi, a cominciare dalle arteriole più piccole, soprattutto dei reni e degli occhi.
Partendo dal presupposto che la pressione aumenta con l’età, subisce variazioni durante la giornata, durante uno sforzo o un’emozione, è importante comunque definire un limite tra “normale” e “patologico”.
I polifenoli, parte della componente non alcolica chiamata a spiegare l’effetto protettivo del vino, sono composti antiossidanti con proprietà antiaggreganti, vasorilassanti ed anti infiammatorie.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, al fine di uniformare i protocolli diagnostici e terapeutici, ha stabilito, nel 1999 una classificazione dei livelli di pressione arteriosa, che la Società Europea dell’Ipertensione e la Società Europea di Cardiologia hanno recentemente ridefinito nelle nuove linee guida europee:
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È utile ricordare che il cuore batte circa 4 mila volte in un’ora, 96 mila volte in un giorno, 35 milioni di volte in un anno e 2 miliardi e 600 milioni di volte per chi vive 75 anni. Quindi trattiamolo bene.
Menu per il cuore
L’obiettivo della dieta, oltre al controllo del peso e dei grassi saturi e del colesterolo, deve essere anche quello di fornire la giusta quantità di micro e macronutrienti. Il menu giornaliero che riportiamo di seguito fornisce circa 2000 kcal, che corrisponde indicativamente ai fabbisogni calorici di un uomo di 75 kg, alto 178 cm (BMI 24), con attività sedentaria e di una donna di 55 kg, alta 165 cm (BMI 20), con moderata attività.
- Prima colazione :
1 tazza di latte magro gr. 200 con caffè
Cereali gr. 30
un frutto - Spuntino :
uno yogurt con 3-4 noci - Pranzo :
Spaghetti al pomdoro (g 80 di pasta, aglio, g 10 di parmigiano)
Alici al forno gr. 130
Tris di verdure: broccoli, cavoli e carote gr. 200
Pane integrale gr. 50
Un frutto - Spuntino :
Un vasetto di yogurt magro con scaglie di cioccolato gr. 20 - Cena : Zuppa di legumi con orzo (orzo gr. 50, ceci gr. 30)
Pomodori gr. 200
Pane integrale gr. 50
Vino rosso: ml 150
Per condire e cucinare: olio gr. 40.
I pesi si riferiscono agli alimenti crudi, al netto degli scarti.
Non fare uso eccessivo di sale da cucina sia nella cottura che degli alimenti, sia come aggiunta alle pietanze.
Tutti gli alimenti compresi nella dieta devono essere cucinati secondo le seguenti indicazioni:
Carni e pesce
- Alla griglia o ai ferri senza aggiunta di condimento ma, a piacere, spezie
- Lessate
- A vapore
- Al cartoccio
- Crude + succo di limone (per la carne di manzo o di cavallo tagliata sottile o tritata)
- In umido, utilizzando il passato di pomodoro, cipolla e aglio
Verdure
- Al forno, utilizzando l’olio segnato in dieta
- Alla griglia o ai ferri con aggiunta di prezzemolo tritato e aglio + l’olio segnato in dieta
- Lessate o a vapore
- Crude, per le qualità possibili: è da ricordare che la verdura cruda conserva maggiormente il suo valore nutritivo.
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