I danni di una alimentazione ricca di calorie li sappiamo tutti: obesitá, cardiopatia, diabete. Ma adesso una ricerca del Mount Sinai Hospital afferma che una dieta a contenuto calorico ridotto ridurrebbe il rischio di ammalarsi di Alzheimer.
I ricercatori hanno analizzato la materia cerebrale di 2 gruppi di topi: uno sottoposto ad una dieta con il 30% in meno di calorie, l’altro lasciato libero di mangiare quanto voleva. Il cervello dei topi sotto regime alimentare ristretto ha evidenziato la presenza di alti livelli della proteina SIRT1, che rallenta i processi di invecchiamento.
La malattia di Alzheimer è un processo degenerativo cerebrale che provoca un declino progressivo e globale delle funzioni intellettive associato ad un deterioramento della personalitá e della vita di relazione. Progressivamente l’ammalato perde l’autonomia nell’esecuzione degli atti quotidiani della vita e diventa completamente dipendente dagli altri. Può durare tra gli 8 e i 15 anni. La malattia di Alzheimer coglie in modo conclamato circa il 5 % delle persone dai 60 anni in su: in Italia si stimano 500.000 ammalati.
Ricordiamo che, purtroppo fino ad oggi, non è stata ancora scoperta la cura definitiva.
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