Una ricerca pubblicata sulla rivista Toxicology Letters ha evidenziato come la temperatura del latte aumenti il rilascio di sostanze tossiche dai biberon normalmente usati per allattare i piccoli.
Gli studiosi dell’universitá di Cincinnati hanno infatti potuto verificare che la liberazione di inquinanti dai biberon in policarbonato non dipende dal fatto che questo sia nuovo o vecchio, ma proprio dalla temperatura.
Tra le sostanze studiate è presente il bisfenolo A (BPA), un estrogeno ambientale, che sarebbe rilasciato più rapidamente quando il liquido all’interno viene portato ad ebollizione.
Il BPA viene usato nella produzione del policarbonato, una plastica rigida impiegata nella produzione di biberon per neonati, piatti, tazze, brocche, caraffe, stoviglie per forni a microonde e recipienti per la conservazione degli alimenti.
Se ne fa uso comune anche nella produzione di resine epossifenoliche, impiegate per il rivestimento protettivo interno di lattine e coperchi metallici e per lo strato interno di serbatoi per l’acqua e tini per il vino.
Il BPA può migrare in piccole quantitá nei cibi e nelle bevande conservati in materiali che lo contengono.
Nello studio in questione i ricercatori hanno valutato le varie modalitá di utilizzo dei biberon nella vita quotidiana scoprendo che in realtá l’unico fattore che influisce sul rilascio di questa sostanza è la temperatura a cui vengono portati.
A freddo il tasso di rilascio di PBA da un singolo contenitore nel liquido ivi contenuto è di 0,2-0,8 nanogrammi per ora, mentre a temperatura di ebollizione arriva fino a 8-32 nanogrammi per ora.
Il BPA è considerato dannoso perchè alcuni studi hanno rilevato che , nonostante sia un prodotto di sintesi, una volta assorbito dall’organismo alteri la funzionalitá del sistema ormonale umano sostituendosi a quello naturalmente prodotto.
Vsb:t