E’ in arrivo un’altra DOP (Denominazione di Origine Protetta): il “Riso di Baraggia Biellese e Vercellese“, che andrá ad aggiungersi alle 155 specialitá italiane che hanno giá avuto il riconoscimento dell’Unione Europea su un totale comunitario di 712.
E’ stata infatti pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunitá Europee la domanda di riconoscimento per il riso italiano e, se non verranno sollevate obiezioni entro i prossimi sei mesi, si procederá alla sua iscrizione nell’Albo delle denominazioni di origine dell’Unione Europea.
E’ il primo riso a denominazione di origine protetta (Dop) che si aggiunge in Italia al “Riso Nano Vialone Veronese” che però ha ottenuto l’indicazione geografica protetta (Igp).
L’indicazione Dop “Riso di Baraggia Biellese e Vercellese” designerá con esclusivitá, il prodotto risiero ottenuto mediante l’elaborazione delle varietá Arborio, Baldo, Balilla, Carnaroli, S.Andrea, Loto e Gladio. Le caratteristiche del prodotto sono molto rigide e sono incluse nel disciplinare di produzione, obbligatorio nelle Dop e nelle Igp.
La zona di coltivazione, raccolta, elaborazione o trasformazione del riso si trova in Piemonte tra le province di Biella e Vercelli.
Vsb:t