Quasi completamente assente dalle nostre tavole fino a quarant’anni fa, il pompelmo oggi riveste un ruolo importante nella nostra alimentazione. Sicuramente apportatore di benessere come tutti gli altri agrumi, gli sono però state spesso attribuite proprietà inesistenti, forse proprio a causa della sua relativamente recente comparsa all’interno dei nostri menu.
Le caratteristiche del frutto
Appartenente alla famiglia delle Rutacee e al genere Citrus (come la maggior parte degli agrumi) è il frutto di un albero sempreverde dai piccoli fiori bianchi: ha buccia gialla tendente al verdognolo, ma ne esiste anche una versione rosa, ibridata con l’arancia moro, dalla buccia sempre gialla ma con venature rosate, dotata di proprietà particolari che analizzeremo più avanti. Ogni singolo frutto destinato a venire consumato “al naturale” risulta essere pesante fra i 200 e i 500 grammi, ma la pianta può facilmente generarne di molto più grossi, anche oltre 2 kilogrammi: in tal caso, però, vengono destinati all’industria conserviera per la produzione di succhi. Una particolarità del pompelmo, rispetto ad altri agrumi, è l’abbondanza di “albedo”, la pellicola bianca che riveste la buccia internamente. Spessa anche qualche millimetro, questa pellicola è meno solida di quella del limone (e quindi al tatto il pompelmo risulta più morbido) ma anche meno elastica di quella dell’arancia, condizione che spesso può far apparire come ammaccato un frutto anche se all’interno la polpa commestibile è ottimamente conservata.
La sua origine
L’origine del pompelmo non è sicura: alcuni vogliono questo frutto proveniente, al pari di tutti gli agrumi, dall’Estremo Oriente e quindi presente nel vecchio mondo prima della scoperta dell’America. Una teoria non suffragata da prove certe, che peraltro mancano anche a un’altra ipotesi, che colloca gli antenati del pompelmo odierno negli arcipelaghi oceanici dei Caraibi o nella penisola della Florida.
La sua diffusione nel Mediterraneo (Israele ne è uno dei massimi produttori mondiali, insieme a Texas e Sudafrica) farebbe propendere per la prima ipotesi, ma i botanici non danno certezze in proposito.
Un frutto “di moda”
Accennavamo prima alle mille proprietà preventive, curative e farmacologiche che a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso sono state attribuite al pompelmo, soprattutto negli Stati Uniti. In poco tempo gli furono riconosciute capacità di intervento risolutivo in quasi ogni disfunzione organica, spesso in aperta contraddizione fra loro; e non esiste rivista di divulgazione scientifica al mondo che non abbia teorizzato le strettissime interconnessioni fra bellezza della pelle e pompelmo, suggerito decine di diete a base di pompelmo, incoraggiato l’uso dell’agrume come disinfettante, zanzarifugo o spermicida.
Sopita l’ondata di moda, è adesso forse possibile riproporre un profilo terapeutico del pompelmo meno clamoroso ma più credibile.
Disinfetta e aiuta la digestione
Certamente, il pompelmo è prezioso come disinfettante e stimolante dell’apparato digerente per cui se ne consiglia l’uso al termine di un pasto abbondante, anche e soprattutto la sera, sfatando così la teoria che vuole gli agrumi nemici delle ore notturne. In questo, l’agrume giallo è favorito anche dal basso contenuto di zuccheri, che lo fa preferire ad altri “colleghi” quali arance o mandarini.
Proprietà nutrizionali
Ricco di fibre, vitamine A, B, e C e flavonoidi (potenti antiossidanti che aiutano il fegato e prevengono malattie cardiovascolari e infiammatorie), il pompelmo ha ben presto dimostrato la sua efficacia in alcune diete dimagranti per la sua capacità di ridurre l’assorbimento dei cibi durante il transito intestinale: questo si deve all’azione della fenilalanina, un amminoacido naturale.
Il pompelmo rosa, frutto degli sportivi
La caratteristica principale che differenzia questo ibrido dalla sua variante gialla, è il fatto di contenere meno vitamina C ma più fruttosio: si tratta quindi di un frutto particolarmente adatto per chi pratica esercizio fisico anche intenso e abbisogna quindi di energia subito disponibile. Apprezzabile anche la sua diureticità (nettamente superiore a quella del “cugino” giallo) e, data la sua maggiore dolcezza, il maggiore gradimento da parte dei bambini o da chi non ama il gusto aspro del pompelmo.
Proprietà farmacologiche
Assunto in dosi opportune insieme alla caffeina (per esempio “correggendo” un caffè leggero con un cucchiaino di succo) è un analgesico di buona efficacia e di poche controindicazioni. Più controverso il suo utilizzo come coadiuvante nelle terapie di disintossicazione dalle droghe pesanti: alcuni principi attivi di cui il pompelmo è ricco (bergamottina e naringenina), sarebbero in grado di calmare in parte le crisi d’astinenza, proponendosi come una sorta di blando “metadone” naturale.
Però attenzione…
Il pompelmo può presentare anche un ostacolo al funzionamento corretto di terapie basate sull’assunzione di alcune famiglie di farmaci: alcuni psicolettici (alprazolam, midazolam, triazolam ecc.), statine (regolatrici del colesterolo), ciclosporine (che stimolano l’attività immunitaria). Anche l’assunzione di pillole anticoncezionali può essere vanificata da un determinato consumo di pompelmo, sia come frutto sia come succo. In particolare, un frutto intero al giorno e un bicchiere di succo possono essere sufficienti per alterare una terapia farmacologica: trattandosi di quantitativi non esagerati, è bene consultare il parere di un medico.
Contro l’ulcera gastrica
Sicuramente positivo, invece, l’utilizzo dei semi del pompelmo per la cura dell’ulcera gastrica. Un recente studio in proposito condotto dal Medical College dell’Università polacca “Wladyslaw II Jagiello” di Cracovia ha dimostrato l’efficacia della polvere di semi di pompelmo nella riduzione delle ulcere gastriche nei ratti da laboratorio.
Il pompelmo in cucina
Il pompelmo si presta anche alla preparazione di alcuni cibi. Ovviamente, durante la cottura gran parte delle proprietà di questo frutto vengono meno, ma può essere comunque interessante e divertente preparare un menu che veda il nostro “amico” pompelmo come protagonista assoluto.
Per cominciare, un bell’Antipasto di Scampi e Pompelmo Rosa, che si ottiene semplicemente facendo lessare gli scampi sgusciati per pochi minuti, mescolandoli poi insieme al pompelmo tagliato a tocchetti e irrorando l’insieme ottenuto con olio extravergine di oliva e una spruzzata di pepe bianco macinato al momento. Guarnire con prezzemolo tritato.
Il primo piatto potrebbe essere costituito dal Risotto al Pompelmo, che si prepara affettando finemente un paio di cipolle bianche e facendole rosolare nell’olio. Si aggiunge poi il riso e lo si cuoce aggiungendo poco alla volta, alternativamente, un mestolo di brodo vegetale e uno di succo di pompelmo, entrambi bollenti. A cottura ultimata, dopo cerca venti minuti, aggiungere due cucchiai di prezzemolo tritato e lasciar risposare a fuoco spento il riso, aggiustando di olio, sale e di pepe.
Come piatto forte suggeriamo l’Agnello con Curry e Pompelmo, che si ottiene rosolando la carne d’agnello in un battuto di olio e cipolle tritate, per poi cospargere il tutto di polvere di curry portandolo quasi a cottura. Bagnare con il succo di un pompelmo (giallo o rosa) e cuocere ancora per un minuto a fuoco lento, servendo poi con una spolverizzata di coriandolo tritato e guarnendo con fettine sottilissime di pompelmo, avendo cura di non scaldare troppo la parte bianca interna delle buccia che potrebbe risultare amara.
Per finire, un delizioso Dolce di Pompelmo, facilissimo da preparare intingendo gli spicchi del frutto nel liquore di cacao, cospargendoli poi di zucchero di canna e polvere di cannella.
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