La dieta macrobiotica (vocabolo che deriva dall’unione delle parole greche ”makros” e ”bios”, con il significato di ”vita lunga e ricca’‘) è stata elaborata dal medico e umanista zen giapponese Nyioti Sakurazawa, più noto come George Ohsawa.
Più che un regime alimentare finalizzato al dimagrimento, la Dieta Macrobiotica è un sistema nutrizionale che punta a portare l’organismo all’acquisizione di uno stato di benessere e di salute elevato. In questo senso la prassi di Ohsawa è una vera e propria filosofia dell’alimentazione, che nasce dal pensiero buddista e negli insegnamenti dei monaci zen.
La disciplina alimentare macrobiotica ritrova nei cibi i principi che regolano l’universo secondo la filosofia zen: lo Yin e lo Yang, due energie opposte e complementari la cui commistione e interazione determina l’andamento del macrocosmo e del microcosmo. Secondo i macrobiotici un errato rapporto tra questi costituenti originari è la fonte di ogni malessere psichico e fisico, che può essere risolto convertendosi a un regime nutrizionale ispirato alla perfetta armonia delle sostanze introdotte nel’organismo.
Nella dieta macrobiotica, ciascun alimento viene catalogato in base alla sua parte Yin e a quella Yang, secondo il presupposto che lo Yin, acido, è umido e freddo mentre lo Yang, alcalino, è secco e caldo.
I cibi Yin sono considerati debilitanti per l’organismo e quindi il loro consume deve essere ridotto al minimo, mentre sono da preferire i cibi Yang, che apportano una carica energetica benefica. Sono cibi Yin per esempio il latte e i latticini, la frutta, il tè, le spezie, mentre sono Yang il sale, le carni, il pesce, le uova.
Esistono anche alimenti che rappresentano una sintesi armoniosa delle due componenti, come per esempio i cereali, i legumi e i semi oleosi. Una corretta alimentazione si fonda sull’assunzione di sostanze nutritive che permettano di bilanciare correttamente Yin e Yang, per cui proprio cereali e legumi sono estremamente apprezzati nella dieta macrobiotica, grazie alla loro qualità di congiungere naturalmente i due principi primari.
Nella pratica quotidiana, i pasti di chi segue la dieta macrobiotica sono costituiti sostanzialmente da un 50% di cereali possibilmente integrali e provenienti da coltivazioni quanto più possibile biologiche, un 10% di proteine di origine animale (come carne e pesce), un 15% di proteine di origine vegetale (legumi) e un 25% di verdure e frutta.
Si devono assolutamente evitare gli alimenti di produzione industriale, mentre per le proteine animali si deve preferire il pesce alla carne (che va quanto più possibile evitata). Il sale da impiegare è quello marino non trattato, mentre gli zuccheri bianchi, i dolci e il miele devono essere banditi (sono ammessi invece lo zucchero di canna, lo sciroppo d’acero o di riso), così come il latte, i latticini, il caffè, gli alcolici, le verdure surgelate e alcuni ortaggi come patate, melanzane e pomodori.
I condimenti devono essere naturali e non trattati : si utilizzano principalmente olio di oliva e di semi spremuti a freddo e salsa di soia.
I cibi che non si assumono crudi vanno bolliti, cotti a vapore o al forno; la cottura tende a esaltare l’energia Yang e quindi va applicata in misura più frequente in inverno, minore in primavera e in autunno, minima in estate. In generale, nel periodo invernale dovrebbero esser privilegiati i cibi Yang, in quello estivo invece quelli Yin.
Durante il pasto i cibi vanno masticati almeno cinquanta volte prima di ingerirli.
Dal momento che la maggior parte dei liquidi dovrebbe provenire direttamente dai cibi, l’acqua è ridotta al minimo e si deve bere solo a fine pasto, quando se ne avverte il bisogno.
I fautori della dieta macrobiotica sostengono che i benefici alla salute psichica e fisica che questo regime alimentare è in grado di offrire sono innumerevoli, tra cui la prevenzione del cancro e la riduzione del rischio di numerose patologie neurodegenerative e cardiovascolari. Inoltre è garantita la conquista di un perfetto equilibrio psicofisico e di un peso forma eccellente.
Chi segue un’alimentazione macrobiotica – anche nella sua forma più morbida adattata alla cultura e alle abitudini occidentali – può trovare un nuovo approccio all’universo della nutrizione, recuperando così un equilibrio che il mondo industrializzato contemporaneo ha perduto. Inoltre, la quantità limitata di grassi saturi assunta con questo regime alimentare minimizza l’accumulo di colesterolo cattivo, l’arteriosclerosi e il rischio di ictus e infarti.
La dieta macrobiotica promette di far perdere peso naturalmente e di godere di una vita lunga e sana, ma dal punto di vista alimentare presenta alcune caratteristiche negative (tipiche delle diete vegane, sebbene in questo caso sia concesso il consumo di pesce). Dal punto di vista nutrizionistico, aderire in modo troppo rigido al regime macrobiotico può portare a delle carenze di vitamina B12, vitamina D, amminoacidi essenziali, ferro, calcio e zinco, che vanno opportunamente integrate. Inoltre, soprattutto a causa della scarsa appetibilità dei cibi previsti, la dieta macrobiotica è piuttosto difficile da seguire e non è facile da mantenere con costanza.
Come ogni dieta, anche quella macrobiotica va affrontata con consapevolezza. L’apporto di vitamine, sali minerali e fibre è soddisfacente ma il regime alimentare potrebbe risultare squilibrato a causa dello scarso apporto lipidico e quello proteico, dato che si prediligono prodotti vegetali. Per questo motivo noi consigliamo di affiancare alla dieta macrobiotica una supervisione specialistica, che possa suggerire come integrare, se necessario, i nutrienti essenziali mancanti.
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