Nel periodo invernale tutti abbiamo la tendenza ad alimentarci in modo più ricco ed abbondante, assumendo maggiori calorie e grassi. Una disinformazione diffusa in campo alimentare comporta la tendenza a sovralimentarsi con una preferenza verso i cibi ricchi di grassi (ipercalorici) con la convinzione che possano dare più energia e “scaldare” il nostro corpo intorpidito dal freddo, mentre tendono ad aumentare soltanto il grasso corporeo.
A questo proposito è importante che l’alimentazione quotidiana tenga conto di una certa varietà di cibi,
delle loro caratteristiche biochimiche e dell’equilibrio tra i vari componenti cosa molto importante per avere dagli alimenti il massimo risultato, sia in termini energetici che calorici.
Secondo recenti studi scientifici, i risultati vengono influenzati negativamente dall’esposizione al freddo, indipendentemente dalla dieta.
Da queste ricerche, inoltre, è emerso che una dieta ricca in carboidrati dà maggiori vantaggi, rispetto a una con molte proteine e grassi. È indubbio che gli alimenti alla base dell’alimentazione invernale devono essere “molto energetici”, cioè con molte vitamine, carboidrati, ma con presenza di grassi senza esagerare con quelli di origine animale. Per esempio, vanno bene piccole quantità di burro usato crudo sul pane della prima colazione oppure per condire pasta o riso per il pranzo.
Consigliamo quindi di sfruttare le risorse alimentari che vengono offerte da molti vegetali per apportare all’organismo le vitamine C e A. Un alimento che può completare l’apporto di vitamina C (vitamina presente negli agrumi) è la castagna. Tale vitamina è importante per le persone sedentarie, ma soprattutto per quelle dinamiche (come i podisti) che si allenano quotidianamente al freddo, perché aiuta a prevenire le classiche malattie da raffreddamento.
Tutti i principi nutritivi dei cibi, devono essere distribuiti giornalmente nei vari pasti quotidiani (dai 3 ai 5 pasti) secondo le esigenze personali.
Come esempio, riportiamo uno schema di alimentazione basato su 3 pasti principali:
- colazione: deve fornire alimenti sostanziosi, molto digeribili. Una spremuta di agrumi, o un succo con molta vitamina C, più alimenti a base di carboidrati con poco latte (poco digeribile) o uno yogurt. Oppure pane (più digeribile se tostato) con miele/marmellata e un velo di burro; tè o caffè dolcificati con fruttosio anziché il saccarosio.
- pranzo: a base di carboidrati (piatti non superiori ai 100 gr.), è una buona riserva energetica che favorisce l’efficienza nelle ore pomeridiane, sia per affrontare un pomeriggio di lavoro o/e una seduta di allenamento. Una porzione di pasta o di riso, magari in bianco con burro e formaggio grana, seguito o anticipato da un piatto di verdura mista (condita con poco olio d’oliva). Come secondo una porzione di carne o di pesce, accompagnato da un panino. Caffè e un dessert “leggero” (senza crema) tipo una crostata con marmellata o una torta di mele
- cena: deve completare le calorie della giornata, perciò si può iniziare con un piatto di pasta o di riso in brodo (meglio se vegetale), seguito da un secondo piatto di carne o pesce (diverso alimento rispetto al pranzo) con contorno di verdure miste poco condite e uno o due frutti come dessert. Alla sera ci si può concedere un bichiere di vino o di birra.
Per gli sportivi che necessitano di ulteriori energie, consigliamo degli spuntini a base di frutta, che si possono collocare a metà mattina o a metà pomeriggio.
Sconsigliamo però l’assunzione di tale alimento al termine del pasto (in quanto prolunga i tempi di digestione e provoca fermentazioni intestinali), in particolar modo in vista di un allenamento; ecco perchè abbiamo consigliato tale assunzione solo a fine cena.
Concludiamo dicendo che una sana e corretta alimentazione va sempre accompagnata ad un pò di movimento da effettuare regolarmente utilizzando attrezzi come cyclette, tapis roulant, pedane vibranti per tenersi in forma.
Vsb:t