In fisica, vengono definiti ultrasuoni le onde sonore dotate di una frequenza che supera il range di percezione uditiva umana, compreso fra 50 Hz e 18 Khz, e che quindi non possono essere udite.
Le loro proprietà diagnostiche (doppler, ecografia, ecocardiografia) e terapeutiche sono note da tempo, anche se in medicina estetica il loro utilizzo è relativamente recente (1986). Fu in quell’anno, infatti, che il dottor Di Carlo, dermatologo dell’Ospedale S. Gallicano di Roma, propose l’uso degli ultrasuoni in medicina estetica principalmente come principio attivo topico nella cura della cellulite che notoriamente, oltre a presentarsi come una malattia dei tessuti connettivi, è considerata come uno dei più gravi e diffusi inestetismi che più possono compromettere la bellezza di un fisico.
Nel 1991, al Congresso Mondiale di Medicina Estetica di Rio de Janeiro (Brasile) il dottor Ceccarelli propose ufficialmente la terapia ultrasonica come metodica medica classica per il trattamento delle adiposità localizzate.
Nel corso degli anni le applicazioni estetiche degli ultrasuoni si sono ampliate e oggi il loro impiego soddisfa un ampia gamma di esigenze terapeutiche.
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