Dal punto di vista biologico, gli ultrasuoni provocano un’accelerazione dei processi di diffusione del siero attraverso le membrane cellulari, riducendo la viscosità delle sostanze colloidali intra ed extra cellulari. Più semplicemente, svolgono una azione decongestionante e antinfiammatoria, accompagnata da quella di leggero massaggio, che trasforma una parte dell’energia meccanica in energia termica.
Queste molteplici azioni possono dimostrare vari benefici in numerosi inestetismi o problemi ad essi connessi, quali cellulite, adiposità localizzate, pelle a buccia d’arancia e ruvida, scarsa plasticità e peggioramento del tono dei tessuti, difficoltà circolatorie locali e accumulo dei liquidi di ristagno, lento o scarso assorbimento di creme o pomate terapeutiche.
La terapia con ultrasuoni può appartenere a due differenti tipologie: per contatto diretto e per immersione.
La prima, di uso più frequente, consiste nell’applicazione della testina emittente a diretto contatto della cute utilizzando come veicolo un gel o una crema da massaggio. In ogni caso, gli ultrasuoni vantano un’efficacia più rapida di altre metodiche terapeutiche. Questo, soprattutto, in virtù della propria capacità di agire in maniera selettiva e localizzata. Le oscillazioni, la stimolazione elettrica, il massaggio, l’effetto termico: tutto concorre a fornire un effetto duraturo e immediato combinato a una diffusa sensazione di piacevolezza. Inoltre, la semplicità del funzionamento rende possibile a chiunque poter agire attuando una forma di autocura personalizzata senza ostacolare – anzi, favorendo – l’effetto terapeutico.
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